Copertina 10

Info

Past
Anno di uscita:1995
Durata:55 min.
Etichetta:Roadrunner Records

Tracklist

  1. DEMANUFACTURE
  2. SELF BIAS RESISTOR
  3. ZERO SIGNAL
  4. REPLICA
  5. NEW BREED
  6. DOG DAY SUNRISE
  7. BODY HAMMER
  8. FLASHPOINT
  9. H-K (HUNTER-KILLER)
  10. PISSCHRIST
  11. A THERAPY FOR PAIN

Line up

  • Burton C. Bell: Vocals
  • Dino Cazares: Guitars
  • Christian Olde Wolbers: Bass
  • Raymond Herrera: Drums

Voto medio utenti

L’Apocalisse. Unanimemente considerato come uno dei capisaldi del metal, il disco in questione esplode in tutto il suo fragore, presentandoci una band che ormai ha delineato il sentiero da seguire nel campo dell’innovazione musicale, innovazione che non scende a compromessi con la qualità, che è eccelsa. Quel giorno ci fu la ribellione delle macchine, ormai diventate auto-coscienti grazie agli esperimenti del dottor Rhys Fulber. Il primo attacco fu micidiale, l’accoppiata “Demanufacture”/”Self Bias Resistor” spazzò via i 3/4 dell’umanità. Il restante fu soggiogato e divenne schiavo di quello che una volta aveva dominato e tiranneggiato.
Demanufacture” è uno dei capolavori della storia del metal, su questo non ci possono essere dubbi e vanta uno dei migliori inizi di sempre, grazie all’accoppiata di cui sopra, per la quale qualsiasi altra band sarebbe disposta ad uccidere. Con questo disco la definizione di Cyber Thrash Metal viene compiuta, stabilendo un canone e definendo un genere.
Demanufacture” è fredda e spietata macchina, inumana vendetta contro il tiranno uomo. È la perfezione che solo i chip ed il silicio possono creare. Non c’è anima, non c’è pietà, c’è solo un feroce assalto che lascia il suo livido segno in pezzi come “New Breed”, “Body Hammer” e “Flashpoint”. In questo caos cibernetico e industriale non c’è ombra di umanità, umanità i cui ultimi sussulti sono costituiti dalle strazianti urla di una moltitudine mai così abbruttita, mai così “umana”, e parlo delle clean vocals di Burton C. Bell, etereo contrasto con la fredda e brutale connection di riffs taglienti/drumming devastante/elettronica cibernetica.
La band spinge alle estreme conseguenze il concept sul conflitto tra uomo e macchine, seguendo quasi pedissequamente la storyline di Terminator, cui fa riferimento direttamente “H-K (Hunter-Killer)", per chi non lo sapesse sono i droni che nel film hanno il compito di rastrellare gli umani e combattere la resistenza con i loro cannoni al plasma. L’atmosfera del pezzo, come quella del disco, è glaciale e terrificante al tempo stesso.
Atmosfera ripresa nell’intro di “Pisschrist”, che cita direttamente il film.
C’è anche il tempo per “Dog Day Sunrise”, episodio completamente melodico e tributo agli Head Of David, prima band di Justin Broadrick dei Godflesh.
Il disco si conclude con “A Therapy For Pain”, neogotico industriale, placido finale di una giornata di forzato lavoro al servizio delle macchine, ma che non dissipa, anzi prelude alle inquietudini e le angosce di un domani che sarà ancora peggiore del presente, con le macchine che continuano a diffondere dagli altoparlanti il loro motto:

We Are The New Breed, We Are The Future


Demanufacture” rappresenta l’estasi dell’eureka, è il fiato mozzo sulla consapevolezza di aver creato qualcosa di unico e irripetibile.


Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 ago 2016 alle 17:57

Nella metal top 10 di sempre. E per sempre.

Inserito il 25 ago 2016 alle 15:26

bello,è l'unico che ho di loro.

Inserito il 24 ago 2016 alle 15:08

Capolavoro dei FF! Da qui in poi solo un album buono (Obsolete) e due discreti (Digimortal e Archetype)

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