Ecco il nuovo live dei Motörhead, LA band Rock'N'Roll per eccellenza, senza nessunissimo dubbio in riguardo. Questa volta la band capitanata dall'inossidabile Lemmy ci regala un doppio cd per festeggiare il 30esimo anniversario dei suoi Motörhead e, manco a dirlo, tutto è semplicemente atomico… almeno per carica, verve, l'adrenalina e per la magia che ancora aleggia sul trio, che risulta semplicemente unica e difficilmente ripetibile da qualsiasi altra band sulla faccia di questo fo**uto Pianeta. Che i Motörhead siano sempre stati in primis una live band è ampiamente risaputo, ma bisogna dire che questo dischetto non rappresenta il live che sinceramente mi aspettavo… che tutti i fans si aspettavano. Sicuramente è lampante che anche se gli anni passano e le hit si susseguono (basta sentire alcune come alcune old songs come le splendide 'Love Me Like A Reptile' o 'Shoot You In The Back' che generalmente non sono "classici" da scaletta live, si sposano in maniera omogenea con estratti da 'Inferno' – vedi 'Killers', 'In The Name Of Tragedy' e la bellissima 'Whorehouse Blues' – e con le immortali 'Bomber', 'Ace Of Spades' ed 'Overkill') non sempre le ciambelle riescono con il buco. Mi riferisco in primis alla qualità sonora, troppo lasciata in disparte: chitarra praticamente inesistente e confusa ed un missaggio completamente sfasato. Un live da possibile 10 (se oltre a tutti questi brani presenti fossero state inserite anche 'Orgasmatron' e 'Rock'N' Roll', anche se per inciso sentire la seconda in sede live è oramai utopia) barbaramente e banalmente ridimensionato ad una stiracchiata sufficienza per evidenti limiti di produzione. Sinceramente una delusione per chi considera Lemmy & Co. come l’incarnazione del Rock’N’Roll. E non pensiate che io sia un detrattore dei Motörhead, anzi, chi ha scritto queste parole ne è un grandissimo fan, e come tale ne risulta amareggiato. Buon compleanno magico trio… peccato che la torta sia un po’scondita e non all’altezza della festa. Un doppio live utile per rimpinguare la discografia, nulla di più.