Che la Germania sia sempre stata una fucina di band thrash metal non penso sia una novità. Fin dai tempi della sacra triade Kreator / Sodom / Destruction la scena tedesca è stata l’unica a poter rivaleggiare seriamente con lo strapotere di quella della Bay Area americana, e in ogni caso si è da sempre distinta da quest’ultima per lo stile molto più violento e “grezzo” dei sui gruppi. Proprio in base a questo si rimane un attimo interdetti quando si inizia ad ascoltare “Thrash you!” degli Abandoned, band di Darmstadt, in quanto lo stile dei nostri, pur essendo spiccatamente thrash non ha nulla a che spartire con le band conterranee. Le sonorità del cd sono decisamente riconducibili a quelle americane, con qualche spruzzata di thash/death svedese tanto in voga negli ultimi anni. Fin qui niente di male, non sono i primi né saranno gli ultimi. Quello che mi ha lasciato con un po’ di amaro in bocca è che “Thrash you!” pur essendo un buon cd non aggiunge né toglie nulla a quanto già detto in ambito thrash metal. Sì, le song sono veloci, i riff ben congeniati, la produzione abbastanza potente, ma alla fine del cd non ti resta poi molto in mente. Manca quel riff assassino che ti fa sobbalzare dalla sedia, e se a questo aggiungiamo che il timbro vocale di Eric “Kalli” Kaldschmidt è alquanto fastidioso, capirete che veri motivi per acquistare l’ultima fatica degli Abandoned non ce ne sono poi molti… Se siete maniaci del thrash potete anche apprezzare le songs contentute in questo cd, anche se sicuramente avrete già ascoltato di meglio, magari (e forse soprattutto) in qualche demo di qualche gruppo più sfortunato che ancora non riesce ad approdare al contratto discografico. Se non siete thrash maniacs avete ancora meno motivi di ascoltare “Thrash you!”… Chiariamo però… questo non è un brutto cd, anzi… il problema è che non ha particolari spunti, resta nell’anonimato, è un buon cd di thrash metal in stile Testament / Exodus, ma niente più. Sarà che qui l’età avanza e si diventa più esigenti, ma da un cd thrash io mi aspetto altro. Probabilmente ai ragazzi più giovani piacerà anche, ma forse solo perché non conoscono bene i capolavori del passato, quei dischi imprescindibili tra i quali di sicuro non troverà posto “Thrash you!”, che resta un lavoro formalmente impeccabile, ma che difetta di personalità. In ogni caso, e per dovere di cronaca, segnalo, tra le quattordici canzoni contenute nel cd, “Visions of death”, “Disorder”, “Feel the fire” e “This is the end”, con contengono qualche spunto interessante in più rispetto alle altre songs del cd, se non altro per il riffing più ispirato e tagliente. Intanto torno ad ascoltarmi “Fabulous disaster”…
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