Scherzando scherzando anche i Tankard sono arrivati a festeggiare 25 anni di carriera… chi l’avrebbe mai detto… e invece eccoci qui oggi a recensire questa raccolta messa su apposta per l’occasione… Ovviamente come tutte le raccolte l’interesse all’acquisto è relativo. Il discorso è sempre lo stesso: se siete già fan della band molto probabilmente avete già tutte (o quasi) le songs contenute in questo “Best case scenario: 25 years in beer”. Se invece non siete al corrente di cosa questi ubriaconi tedeschi hanno proposto negli anni, iniziare da un best of potrebbe non essere la mossa migliore. È vero sì che in questo modo vi trovate davanti tutti i loro classici, ma è anche vero che analizzare la carriera di una band partendo dal primo album e sviscerandola poi disco dopo disco ha pur sempre un fascino maggiore. Detto questo c’è da dire però che la AFM ha messo su un bel prodotto. D’altra parte con una mole tale di materiale a disposizione era praticamente impossibile sbagliare. I classici ci sono veramente tutti, ecco quindi che accanto alle immortali e ormai imprescindibili “Zombie attack”, “(Empty) tankard”, “Maniac forces” trovano posto brani leggermente più di nicchia come “Two-faced” o “Nation over nation”, oltre al simpaticissimo medley che comprende “Alcohol, Puke, Mon Cheri, Wonderful life”. In ogni caso gli estratti provengono esclusivamente dai primi sette dischi (e relativi singoli) del gruppo. Non vi sono quindi tracce dei più recenti “The beauty and the beer”, “Beast of bourbon” o “B-Day”, e forse è anche giusto così. Ovviamente stare qui a discutere del valore di brani che hanno fatto la storia del thrash e di quello tedesco in particolare mi sembra più che superfluo. Ogni traccia contenuta in questo best of è un piccolo gioiellino di alcoholic thrash e a rendere ancora più interessante questo dischetto è il bonus cd allegato (solo nella versione digipack), che contiene 18 classici dei Tankard rivisitati da altrettante band, tra cui anche gli italiani Irreverence, Hatework e Hyades. Purtroppo la copia promozionale contiene solo i brani originali, quindi non posso dirvi nulla di più riguardo al disco di cover, se non segnalarvi la tracklist con le band e le relative cover proposte. Se è vero che pensando al thrash teutonico vengono subito alla mente i nomi della sacra triade Sodom/Kreator/Destruction, è altrettanto vero che in Germania esistono diverse altre ottime band, tra cui sicuramente i Tankard, che da anni e con umiltà e simpatia si sono ritagliati il loro posto nella storia del metal, magari più in sordina rispetto ai nomi appena segnalati, ma di sicuro con un risultato altrettanto importante. E penso che questo “Best case scenario: 25 years in beer” rappresenti una bella soddisfazione per Gerre e company, un traguardo di tutto rispetto nonché nuovo punto di partenza…
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