Ormai tutti si chiederanno il significato quasi angoscioso della lettera "I" nei titoli degli album della band Tedesca giunta al settimo lavoro intitolato Incinerate, lettera diventata ormai fattor comune della discografia dei Dew-Scented.
Leif e soci tornano a distanza di 2 anni da Issue VI riproponendo chiaramente la stessa violentissima matrice thrash che li ha caratterizzati finora, album dopo album, giungendo con un full lenght slido e come sempre tiratissimo in ogni arrangiamento e non molto discostante dalle precedenti produzioni.
Se ormai siete fan accaniti della band sappiate che vi ritroverete in mano un disco puramente D-S style, nessun cambio di rotta per il quintetto, un'altra prova impreziosita da un'ottima tecnica e una velocità strepitosa caratterizzata come sempre dalla voce sofferente del suo leader, album aggressivo in ogni sua minima parte, forse leggermente più incazzato rispetto ai predecessori, è prodotto alla perfezione da un Andy Sneap che non ha bisogno di presentazioni e che come al solito conosce il fatto suo.
Una bomba ad orologeria che esploderà pochi secondi dopo aver premuto play del vostro lettore, "Vanish Away" e "Final Waring" dopo la intro "Exordium" riusciranno quasi a strapparvi i panni di dosso, sempre al confine con partiture tra il più distruttivo thrash di stampo teutonico e un death metal taglientissimo a volte molto oscuro disintegrerete la vostra spina dorsale con l'ascolto di ogni singola track, un sound che vi schiaccerà al suolo, se giungerete sani e salvi ad affrontare "Aftermath" e "Contraddictions" allora potete quasi pensare di avercela fatta ed essere riusciti a sopravvivere al fracassassante ascolto di Incinerate, che vede anche partecipazioni di primo piano come Jeff Waters (Annihilator) in "Perdition For All", supportato da Gus G. (Firewind) e di Mille Petrozza (Kreator) in "Retain The Scars".
Che carattere i Dew-Scented, potenza imparagonabile, oramai garanzia futura per tutti i prossimi lavori, avete la mia parola!