Gaia's Vestige - Sekai No Ato (La Traccia del Mondo)

Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2007
Durata:47 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. VIRIDIAN SPRING
  2. OF DUST AND SOIL
  3. A HUG FOR THE GALES LOST
  4. THE FEVER ENSOULED
  5. THE SAME CRYSTAL
  6. THE OBSIDIONAL CHRONICLE
  7. E'ENMURDER
  8. A VERNAL REST DESCENT
  9. AUTUMN INTIMATE
  10. THE MASK SAID (BONUS TRACK)

Line up

  • Renato Zampieri: guitars
  • Alessandro Carraro: guitars
  • Gabriele Buogo Andreella: vocals
  • Alessio Favarin: bass
  • Giacomo Mazzaron: keyboards
  • Enrico Lucatello: drums

Voto medio utenti

Primo lavoro sulla lunga distanza per i vicentini Gaia's Vestige, "Sekai No Ato (La Traccia del Mondo)" ci consegna una formazione che, sebbene penalizzata da una resa sonora deficitaria, dimostra di avere personalità ed artigli affilati.
Quello che serve quando si è alle prese con generi ormai inflazionati come il Death/Black Metal, con i Gaia's Vestige che mettono in campo la giusta aggressività, un discreto tocco melodico, ma anche soluzioni che guardano al Black Metal sperimentale di Arcturus e Borknagar. Un indirizzo musicale non semplice da perseguire e, infatti, ci si imbatte in qualche intoppo, sopratutto per alcuni arrangiamenti un po' confusi (come per "The Obsidional Chronicle" e la lunga "E'enmurder"), a dispetto di alcune intuizione veramente interessanti. Ovviamente errori di gioventù facilmente superabili.
Dopo l'introduttiva "Viridian Spring", l'aria diventa subito torrida con "Of Dust and Soil" e "A Hug for the Gales Lost", dove si fa subito notare l'inserimento di passaggi vocali puliti ed evocativi che contrastano i modi ruvidi delle chitarre e della parti in growl. Non sempre però la formula riesce, delineandosi invece troppo forzata e non spontanea. Nonostante la parte iniziale sulle note di un pianoforte "The Fever Ensouled" si segnala come la traccia più veloce dell'album, mentre, se non fosse per quei momenti forzatamente evocativi, "A Vernal Rest Descent" sembrerebbe emanare quella malvagità strisciante tipica dei Dissection. Da parte loro brani come "The Same Crystal" e "The Mask Said" richiamano maggiormente lo stile di formazioni come In Flames o Dark Tranquillity, segnalandosi anche come quelli più riusciti.
I Gaia's Vestige hanno curato davvero molto l'aspetto lirico, dove troviamo citazioni di artisti come Keats, Shelley, Leopardi e Lovercraft, e pure la componente grafica che si accompagna alla musica, per un booklet che si rivela decisamente superiore a quanto riscontrato solitamente nelle autoproduzioni.
Visto però che "Sekai No Ato (La Traccia del Mondo)" è stato registrato diverso tempo fa (tra il 2004 ed il 2005) ed esce quindi in ritardo sui tempi di marcia, viene da chiedersi cosa sono in grado di offrire oggi i Gaia's Vestige.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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