Come già accaduto in occasione di "Louder, Harder, Faster" dei Nuclear Assault, la Locomotive si prende cura del primo DVD dei Seven Witches, "Years of the Witch", sinora disponibile solo negli USA.
I Seven Witches sono sempre più sotto il controllo del chitarrista Jack Frost, il quale, negli anni si è circondato di ottimi musicisti ma anche di cantanti di valore come Bobby Lucas (Overlorde), Wade Black (Leatherwolf, Crimson Glory, Leash Law), Alan Tecchio (Watchtower, Hades), e l'onnipresente e carismatico James Rivera.
Ed è proprio al periodo con quest'ultimo in formazione che si rifà questo DVD, incentrato su di un concerto di supporto all'allora appena uscito "Year of the Witch" (2004), a discapito dell'attuale line-up, che ha realizzato il successivo "Amped" e con alla voce Alan Tecchio.
Purtroppo, come già segnalato in occasione del già citato "Louder, Harder, Faster", ci troviamo di fronte ad un lavoro indirizzato sopratutto ai fans stretti del gruppo, con riprese e sonoro discreti, ma ben lontane dagli attuali standard di qualità.
Il concerto prende il via con "Dance With the Dead" e "Apocalyptic Dreams" da "Passage To The Other Side" (2003), quarto album nella storia della band, ma il primo con Rivera alla voce, subito all'insegna della migliore tradizione Power/ Speed statunitense. Si scivola poi nel passato con "Metal Tyrant" (tratta da "Xiled to Infinity and One") e "The Answer" (da "City of Lost Souls" del 2000), dove Rivera, coinvolgente frontman, adatta al suo stile brani in origine cantati da altri vocalist.
Ed a proposito, tra gli Extras abbiamo la possibilità di accostare tutti e tre i "vecchi" cantanti alle prese, a turno, con una "Camelot" (dall'esordio "Second War in Heaven", 1999) che nel suo scorrere compie un viaggio nel tempo che attraversa la storia dei Seven Witches.
Il concerto procede invece sulla sua strada, dove fa capolino una simpatica "Jam Session" con Jack Frost che coglie l'occasione di presentare i singoli musicisti, prima di passare a "Can't Find My Way", che però non convince, come già avvenuto per la versione inclusa su "Year Of The Witch" (2005). Dallo stesso album fanno però una figura migliore la priestiana "Metal Asylum" e "Cries of the Living", mentre tra gli altri brani, colpiscono nel segno la già citata "Camelot", la coinvolgente "Passage to the Other Side" e l'assalto della conclusiva "Mental Messiah".
Tornando invece agli Extra, della lunga sezione focalizzata su Jack Frost, il momento più interessante è sicuramente il suo racconto sull'evoluzione del gruppo, ma troviamo anche spezzoni live risalenti ai diversi periodi dei Seven Witches, riprese poco più che amatoriali dove incappiamo anche in Joey Vera al basso e Wade Black alle prese con la cover di "See You in Hell" dei Grim Reaper.
See you on stage...
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?