Alfonso Giordano e John Turturro (Gianluca Rossi), due dei cuori pulsanti degli
Steel Raiser III, arrivano dalle più che positive esperienze maturate rispettivamente con i Noble Savage ed i Valkija, ed anche stavolta non falliscono l'obiettivo. "Gloria Perpetua" ci presenta, intatti, questa nuova formazione siciliana (terra di ottime metal bands) alle prese con un classico Heavy Metal di derivazione priestiana che spesso ricorda i Metal Church ed i Vicious Rumors, anche se non mancano spunti melodici che rimandano al power metal teutonico, come ad esempio "Ride the Fire", la sparata opener che nel refrain sembra quasi rimandare ai vecchi Warlock.
Alfonso Giordano conferma subito tutte le buone sensazioni che aveva suscitato ai tempi dei Noble Savage ma anche il resto del gruppo non ha difficoltà a stargli dietro, nemmeno John Turturro, principale compositore del gruppo, qui nel doppio ruolo di chitarrista e bassista. A proposito, la formazione è completata da Gianfranco Strano alle tastiere e dal batterista Rico Rodriguez, con quest'ultimo che scandisce la tellurica "Gears of War". E' poi un ululato a dare il via all'epica ed anthemica "Princess of Babylon", un brano che ha dalla sua le atmosfere delle migliori composizioni di Ronnie James Dio e che allo stesso tempo, in alcuni passaggi, richiama il pathos dei WASP di "The Headless Children", il tutto impreziosito da un'eccezionale prova di Giordano. Tocca infine a "Gloria Perpetua", ultima traccia del demo, che sebbene si apra su un tappeto di tastiere si rivela ben presto una riuscita scheggia power/speed, dove tuttavia il refrain sembra un po' forzato e fin troppo insistito.
E' notizia recente che gli Steel Raiser III hanno sottoscritto un contratto discografico con l'etichetta tedesca Pure Steel Records, e pertanto avremo presto occasione di risentirli all'opera.
E se lo meritano!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?