Death - Individual Thought Patterns

Copertina 9

Info

Past
Genere:Death Metal
Anno di uscita:1993
Durata:40 min.
Etichetta:Relativity

Tracklist

  1. OVERACTIVE IMAGINATION
  2. IN HUMAN FORM
  3. JEALOUSY
  4. TRAPPED IN A CORNER
  5. NOTHING IS EVERYTHING
  6. MENTALLY BLIND
  7. INDIVIDUAL THOUGHT PATTERNS
  8. DESTINY
  9. OUT OF TOUCH
  10. THE PHILOSOPHER

Line up

  • Chuck Schuldiner: vocals, guitars
  • Steve DiGiorgio: bass
  • Andy LaRocque: guitars
  • Gene Hoglan: drums

Voto medio utenti

La strada aperta con "Human" trova il suo naturale proseguio con il successivo "Individual Thought Patterns" del 1993, album per cui il carismatico Chuck Schuldiner raggruppa attorno a sè alcuni dei musicisti più talentuosi della scena metal dell'epoca: confermato il mostruoso Steve Di Giorgio al basso, i nuovi acquisti sono il portentoso drummer Gene Hoglan che aveva già dato sfoggia della sua bravura dei Dark Angel ed il chitarrista Andy LaRocque, sottratto alla corte di King Diamond. Con una lineup di tale caratura, è pressochè inevitabile che il tasso tecnico di "Individual Thought Patterns" sia elevato, ed effettivamente il nuovo album dei Death amplifica i tratti progressivi che già "Human" conteneva (e che a conti fatti erano presenti anche su "Spiritual Healing", anche se si tratta di un album legato più ad un death metal old school): l'iniziale "Overactive Imagination", tra l'altro uno dei brani più riusciti del disco, è emblematica in tal senso, proponendo un assalto frontale in pieno stile death metal, ma arricchito da passaggi tecnici di grandissimo spessore e da stacchi "storti", in cui i quattro musicisti danno prova del loro livello (e pensare che Schuldiner è un autodidatta delle sei corde è abbastanza stupefacente!). Non è certo un caso che brani come "Trapped In A Corner" e "The Philosopher" (per cui fu girato un videoclip) siano diventati inamovibili dalle scalette dei Death dal '93 in poi, ma sarebbe criminale non annoverare la citata "Overactive Imagination", "In Human Form", "Jealousy", "Mentally Blind", la titletrack o "Destiny" (con un intro strumentale da brividi!) tra i brani più emozionanti partoriti dalla vena creativa di Schuldiner. I brani sono inoltre arricchiti da quel tocco fusion che il basso fretless di DiGiorgio è in grado di ricreare, mentre la coppia LaRocque/Schuldiner è autrice di alcuni degli assoli più belli mai scritti in ambito metal, ormai scevri da qualsiasi reminescenza slayeriana.
Se dopo il maestoso "Human" qualcuno pensava che difficilmente i Death avrebbero potuto superare se stessi, "Individual Thought Patterns" dissipa ogni dubbio e consacra Chuck Schuldiner e la sua band tra gli artisti più importanti del metal contemporaneo. La dimostrazione vivente che il death metal può essere raffinato e ricercato senza però tradire le proprie radici.


Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
individual

capolavoro

Siamo degli stolti.

Questo disco, no a parole è indescrivibile. Sinceramente, potrei stare qui cent'anni a descrivervi questo disco, ma no. Non mi sentirei mai realizzato, perché quel che questo disco mi suscita, nei dettagli, nelle atmosfere, nelle sensazioni, lo so solo io, e purtroppo ogni volta che lo ascolto, il pensiero che Chuck non sia tra di noi, mi rattrista in una maniera sproporzionata.

Alla lunga...

...mi stanca un po', cosa che non accadeva con i dischi precedenti. Comunque bellissimo, peccato che sia l'ultimo veramente di classe da parte dei Death.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 lug 2010 alle 11:46

questa è probabilmente la migliore line-up di sempre dei Death. mi permetto di fare una piccola osservazione al buon Coroner, Andy La Roque aveva raggiunto la band solo per il tempo necessario a registrare le sue parti... e che parti! personalmente lo ritengo uno degli album migliori, peccato che dal vivo (visti nel '95 nel tour di "Symbolic") suonassero solo "The Philosopher" ... e di canzoni indimenticabili ne è pieno il disco ("Overactive Immagination", "Traped in a corner", "Jealousy").

Inserito il 22 lug 2010 alle 10:48

Adoro questa cavalcata nei Death che il buon Michele ci sta concedendo!

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