Death - The Sound Of Perseverance

Copertina 8

Info

Past
Genere:Death Metal
Anno di uscita:1998
Durata:non disponibile
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. SCAVENGER OF HUMAN SORROW
  2. BITE THE PAIN
  3. SPIRIT CRUSHER
  4. STORY TO TELL
  5. FLESH AND THE POWER IT HOLDS
  6. VOICE OF THE SOUL
  7. TO FORGIVE IS TO SUFFER
  8. A MOMENT OF CLARITY
  9. PAINKILLER

Line up

  • Chuck Schuldiner: guitar, vocals
  • Richard Christy: drums
  • Scott Clendenin: bass
  • Shannon Hamm: guitar

Voto medio utenti

Dopo il successo di "Symbolic", Evil Chuck non rimane con le mani in mano e nel giro di tre anni ecco pronto il suo successore: esce infatti "The Sound Of Perseverance", disco che è da molti fan dei Death considerato l'apice artistico della carriera della band americana. Il disco segna l'ennesimo cambio di lineup, questa volta radicale, che vede alla batteria il talentuoso Richard Christy, al basso Scott Clendenin ed alla chitarra Shannon Hamm (che poi accompagnerà Chuck anche nel progetto Control Denied), e musicalmente esaspera ancor di più quelli che erano i tratti salienti di "Symbolic": il death metal degli esordi è solo un pallidissimo ricordo, quasi è impossibile credere che la mente dietro a due brani come la storica "Evil Dead" e la nuovissima "Spirit Crusher" sia la medesima. Sono infatti le strutture intricate, ricercate, dall'incedere progressivo le basi su cui "The Sound Of Perseverance", sorrette da una tecnica di primissimo livello (come sempre, la batteria salta subito all'orecchio) mentre anche i tempi si fanno mediamente più lenti, quasi a marcare una natura più melodica e meditata della musica dei Death. Rumors non confermati (anzi, un'intervista rilasciata da Schuldiner a Metal Hammer li confuterebbe) vogliono che parte dei pezzi del disco furono originariamente registrati da Chuck per il debutto dei suoi Control Denied avvenuto lo stesso anno con "The Fragile Art Of Existence", ma nulla pare suffragare questa ipotesi. Quel che è certo che pezzi come "Scavenger Of Human Sorrow", con la sua funambolica intro di batteria e con quel suo riff portante devastante, "Spirit Crusher" con un giro di basso da brividi, lintensa "Story To Tell", la thrasheggiante "Flesh And The Power It Holds" o la toccante ed intima "Voice Of The Soul" (impossibile non associarla al ricordo di Chuck), oltre ad essere entrate ben presto del bagaglio culturale comune ad ogni metallaro del globo, sono forse la summa della ricerca musicale di Schuldiner. Certo il distacco definitivo dal death metal in senso stretto non rese felici i fan più nostalgici ed oltranzisti dei Death, che comunque avevano già avuto delle avvisaglie con "Symbolic", ed invece fece apprezzare il gruppo anche al di là della ristretta cerchia death metal. Se questo sia un merito o un demerito, lo lasciamo decidere in base alla sensibilità dei nostri lettori.
A sugellare l'influenza sempre maggiore che il metal classico ebbe nell'ultimo periodo dei Death (e di riflesso anche sul side project Control Denied) interviene la cover di "Painkiller", classico dei Judas Priest di cui il gruppo fornisce una reinterpretazione in grado di superare la versione originale.
Le uniche pecche di "The Sound Of Perseverance" sono da ricercarsi nello scream di Schuldiner, troppo acuto e in una produzione cristallina e pulita, in grado di esaltare le partiture tecniche e ricercate delle nuove composizioni ma che all'orecchio di chi ascolta risulta un po' troppo fredda.
Rimane il rimpianto di non sapere cosa un musicista geniale come Chuck Schuldiner avrebbe potuto creare se un maledetto cancro non ce lo avesse strappato quel 13 dicembre 2001. Ma la sua musica vive per lui e mantiene vivo il suo indelebile ricordo. Grazie di tutto, Chuck, che la terra ti sia lieve.



Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
Death - The Sound Of Perseverance

CAPOLAVORO ASSOLUTO....

Inarrivabile....

per la maggior parte dei gruppi. Imprescindibile per chi ascolta certe sonorità! L'unico album che puo' superarlo e' Individual Thought Patterns.

Capolavoro

Indescrivibile

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 26 nov 2008 alle 00:25

SPIRIT CRUSHER secondo me è la canzone dei Death e Schuldiner è un genio che ha poca pazienza. ...R.I.P. caro Chuck...mohamed

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