Dopo il promettente esordio targato "Malleus Maleficarum", i
Pestilence non tergiversano e l'anno successivo, il
1989, danno alle stampe uno dei dischi più belli e fondamentali del death metal europeo e mondiale: presentato da una delle copertine più belle mai prodotte,
"Consuming Impulse" esce nei negozi ancora per la attentissima Roadrunner Records e sin da subito è evidente la portata che il disco avrà. Da registrarsi innanzitutto l'avvicendamento alla chitarra tra Randy Meinhard e il nuovo entrato
Patrick Uterwijk, che rimarrà membro stabile dei Pestilence fino allo scioglimento ed alla successiva reunion, e più in generale una svolta più prettamente death metal nella musica degli olandesi.
Il songwriting già eccelso del primo "Malleus Maleficarum" subisce una ulteriore maturazione e raffinamento, che è possibile ammirare in brani divenuti dei veri e propri classici del death come
"Dehydrated", la scapocciosa
"Out Of The Body" (certamente il brano più noto dei Pestilence e per il quale la band registrò il suo primo videoclip), l'esaltante
"The Process Of Suffocation",
"Echoes Of Death",
"Suspended Animation" oppure
"Chronic Infection", senza tralasciare
"Deify Thy Master" e la terremotante
"Reduced To Ashes", che sigilla alla perfezione una delle pietre miliari del death.
Ancora una volta sugli scudi la prestazione del cantante e bassista Martin Van Drunen, capace qui di raffinare ulteriormente il suo personalissimo modo di cantare. Purtroppo le tensioni venutesi a creare all'interno dei Pestilence spingeranno presto il singer a spostarsi verso altri lidi e a raggiungere i compatrioti
Asphyx, con i quali continuerà a forgiare la storia del death metal. Al di là di questo, "Consuming Impulse" rappresenta probabilmente l'apice creativo della prima fase del gruppo, prima che Mameli intraprenda la svolta "americana" e tecnica prima con il successivo
"Testimony Of The Ancients" e quella più sperimentale e jazzistica del successivo "Spheres".
Un classico senza tempo che i veri deathster non si stancheranno mai di inserire nei loro stereo, soprattutto per riprendersi dallo sconforto e dalla tristezza causati dall'ascolto degli ultimi claudicanti lavori in studio dei
Pestilence.