Assolutamente devastante il debut album in questione degli svedesi Insision, autori di un Death Metal di ottimo livello e fattura. Se vi aspettate la solita band di melodic death, allora rivolgetevi altrove, o potreste rimanere travolti dalla potenza e brutalità degli Insision.
Beneath The Folds Of The Flesh è un disco di puro e impressionante Death Metal, nel quale, la melodia e gli orecchiabili riff della maggior parte delle band scandinave, non trova il ben che minimo spazio.
Fermamente intenzionati a riportare il death alle sue origini, il quintetto di Stoccolma confeziona in questi nove brani un piccolo gioiello del genere, un disco essenziale per spezzare la monotonia dettata dal death/thrash di stampo più moderno, sempre più lontano dalle proprie radici. Il sound degli Insision, caratterizzato da una produzione superlativa, è un concentrato di violenza e brutalità, eseguito con una perizia e precisione veramente notevole. Un continuo alternarsi di tempi ultra fast, riff granitici e numerosi "stop and go" sono tra gli elementi essenziali dell'album, come appare subito dall'ascolto di brani quali "World Impaled", "My Fever" o "Trapped Within", piccoli capolavori del genere.
La spiccata capacità tecnica e compositiva dei cinque musicisti emerge da ogni singolo passaggio e arrangiamento, un'abilità in grado di conferire un gradito carattere di freschezza e originalità caratterizzante l'intero album.
I brani infatti mostrano una complessa struttura, lontani dalla spietatezza fine a se stessa di numerose band death/gore, in grado di rendere ancora più interessante e piacevole l'ascolto degli stessi.
Particolare nota di merito va infine alla registrazione e alla produzione, potente, precisa e quasi cristallina (frutto dei Berno Studios), tesa a valorizzare ulteriormente un prodotto decisamente sopra la media.
L'ascolto dei 30 minuti di "Beneath The Folds Of The Flesh" è un'esperienza semplicemente devastante che spazza via qualsiasi paragone con altre band della stessa scena e proietta gli Insision al di fuori della sola scena underground, con quello che considero essere uno dei migliori dischi di Death Metal ascoltato negli ultimi anni.