Ormai la Spagna è diventata terra di metal e band come I Mago De Oz ed i Tierra Santa raccolgono consensi anche sul nostro mercato. Mancava forse un nome che si potesse inserire nel settore genericamente definibile nu-metal: a questo hanno pensato i manager della Locomotive quando hanno deciso di produrre gli Hamlet. Questa formazione è giunta al settimo disco, forte di una esperienza ultradecennale e finalmente di una produzione adatta a tentare il grande salto, testimoniata dalla presenza dietro il banco della produzione del sig. Colin Richardson. In realtà il sound degli Hamlet non assomiglia per nulla a quello che generalmente viene definito nu-metal, Korn o Slipknot per intenderci; Il quintetto iberico propone un rock durissimo dal suono molto moderno e rumorista, dark ed hardcore alla maniera forse degli ultimi Deftones, senza particolari slanci sperimentali e legato al proprio stile ed anche alla propria lingua madre mantenuta per i testi. Un disco massiccio, piuttosto ossessivo, fatto di riff vorticosi in pieno stile Machine Head/Soulfly, forse le uniche influenze davvero decisive e visibili in questi pezzi brevi e taglienti tra cui spiccano la spettrale “Esperate En El Infierno” e “Acuerdate de Mi”. Niente elettronica ma tanto sudore per un lavoro sicuramente migliore di tante cose importate ultimamente dall’ oltreoceano. Spero sinceramente che gli Hamlet possano godere i frutti di una carriera così lunga.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?