Old Stories
[ ...Niente da fare. Fino ad adesso non era stato facile (ed infatti non ci sono riuscito!!) provare ad essere imparziale nel commentare la discografia dei
Running Wild, ma con "
Pile of Skull" ci rinuncio in anticipo.
Se "Gates to Purgatory", a mio parere, è il miglior album dei
Running negli anni '80, nel decennio successivo "
Pile of Skull" non ha rivali. "
Chamber of Lies" è l'intro che unisce Metal ed atmosfere medioevali e che ogni band vorrebbe aver composto, non per niente in parecchi la "riprendono". La prima vera canzone è "
Whirlwind", classico esempio del repertorio di
Rolf con un coro immediato e riuscitissimo, evito di commentarvi ogni singolo brano... non avrebbe valenza critica. Provate ad immaginare "
Pile of Skull" come ad un blocco unico, una roccia in cui sono incastonati diamanti di vario colore e bellezza, gioielli come la bellissima "
Black Wings of Death" con il suo flavour epico, la più immediata "
Jennings' Revenge" suonata tutta d'un fiato, oppure la potente, già dal titolo, "
Fistful of Dynamite" ed anche la lunga ed articolata "
Treasure Island", chiaramente ispirata al romanzo di R. L. Stevenson.
Uno dei miei pezzi preferiti è però la bonus track "
White Buffalo" canzone che tocca il tasto dell'ecologia, del degrado in cui sta scivolando il nostro pianeta, a testimonianza del fatto che c'è altro sotto l'apparente superficialità delle tematiche dei
Running Wild.
... ]
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