Tornano i Peter Pan Speedrock, ormai una delle più importanti rock band olandesi in circolazione, con il loro sporco rock 'n' roll condito da un look di altri tempi ed un immaginario fatto di macchine americane, bottiglie vuote e scazzottate. Con questo "Pursuit Until Capture" la creatura di Peter Van Elderen passa alla People Like You Records, ma non sposta di molto il tiro, continuando su sonorità che li hanno contraddistinti e portati a girare in tour tutta Europa dal 1996 ad oggi.
Basettoni, brillantina, una voce tra il rockabilly e il miglior Lemmy, e i Peter Pan Speedrock sfornano un altro album simile agli altri, forse solo un po' più variegato e commerciale, ma indubbiamente piacevole e vincente. Non gli si può chiedere ormai nulla di nuovo nè rivoluzionario, e nulla più di album godibili che ci permettino di vederceli un'altra volta on stage, che è quella che è la loro dimensione ottimale.
Ma come non esaltarsi davanti a brani quali "Straight Back to Hormoneville"? Oppure "Cool-School Drop Out"? Brani indubbiamente più semplici, meno ispirati e grezzi di quanto fatto nel passato, ma estremamente piacevoli.
Dal rock 'n' roll più puro passando al garage rock, senza disdegnare qualche puntata verso sonorità più psichedeliche ed altre ancora motorheadiane, questo "Pursuit Until Capture" spazia e convince, pur senza far urlare al miracolo. Come cantava "qualcuno"...
It's only Rock and Roll... but I like it
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