Dei
Rush si è scritto di tutto e di più e non hanno certo bisogno di presentazioni, diciamo che per l'hard & heavy a connotati prog la genesi è: Rush anni '70,
Queensryche anni '80 e
Dream Theater anni '90 come gruppi guida.
Se nei primi album i Rush erano epigoni dei
Led Zeppelin, già a partire da
Caress Of Steel del '75 cominciano a delineare il sound prog futuristico della prima fase che verrà sublimato in
2112, dove il dinamismo sinfonico conduce a composizioni epiche.
Mentre con il doppio dal vivo
All The World's Stage la band conquista molti sostenitori anche in Europa e chiude di fatto la prima era dei Rush.
A Farewell To King, registrato in Galles, già mostra un tenore differente: è data più enfasi ai modelli romantici e la colorazione strumentale è estesa a molte parti di sintetizzatore, che donano alla musica un carattere più misterioso, e questo processo continua anche su
Hemispheres.
Con l'inizio degli anni ottanta i Rush danno l'addio allo stile sinfonico-cosmico. In
Permanent Waves seguono la strada delle melodie ad ampio respiro, sebbene la tendenza verso un'organizzazione sinfonica non sia ancora scomparsa definitivamente. Il nuovo indirizzo prende forma e sostanza con un loro altro mega classico:
Moving Pictures del 1981.
Exit Stage Left chiude un'altra era per i Rush.
Nel 1982 con
Signals cambiano ancora; ormai sono distanti dai loro caratteristici suoni hard rock, così come in
Grace Under Pressure.
Così si arriva al 1985, anno in cui la metamorfosi della band è completata del tutto verso lidi marcatamente aor e per questo
Power Windows è interessante e suona fresco ancora oggi, oltre ad essere il trampolino di lancio per
Hold Your Fire, per alcuni addirittura superiore.
Il disco comincia col singolo
Big Money ed è subito evidente che la grandeur estetizzante dei Rush è mutata attraverso un tecnicismo tecnologico tipico degli '80, se vogliamo come concetto non lontano da
Owner Of A Lonely Heart degli
Yes.
Manhattan Project, che diventerà un loro cavallo di battaglia in sede live, è un altro dei punti forti dell'album, ancora una volta di facile presa, malgrado la struttura non sia banale né convenzionale.
Mystic Rhythms, come suggerisce il titolo, si sviluppa su una armonia molto particolare, che verrà poi ampliata in Hold Your Fire, con un atmospheric power davvero probante.
Marathon è un altro brano vincente, costruito su un basso in prima linea che disegna una melodia senza tempo.
Power Windows è un'opera policroma da riscoprire, diverse sono le citazioni a questo album in ambito aor hi-tech nel corso degli anni '80.