Siete pronti per entrare in un mondo al confine tra sogno e visione, in una dimensione che vi porterà alla serenità e alla saggezza attraverso la purificazione dello spirito? Se si, allora semplicemente mettete nel lettore questo cd, sdraiatevi da qualche parte, abbassate tutte le tapparelle, chiudete gli occhi e lasciate che la musica dei Rajna entri completamente nel vostro corpo... Qualora non aveste mai ascoltato i Dead Can Dance vi assicuro quasi un'ora di viaggio attraverso la vostra mente alla ricerca di ricordi che credevate ormai perduti, mentre le note di strumenti che appartengono a paesi lontani penetrano dentro di voi e vi sollevano dal mondo terreno, lasciandovi leggeri e candidi. Non c'è modo migliore per andare a letto che ascoltare un paio di canzoni di questo genere: tutte le ansie, le preoccupazioni e le frenesie della vita moderna vengono istantaneamente cancellate, e dentro di voi si instaura la pace di culture in cui la gente non vive sempre di fretta, correndo. Prendetevi qualche minuto per riflettere sulla vostra esistenza, e per capire quali sono le cose veramente importanti. La musica dei Rajna va ascoltata ASSOLUTAMENTE da soli, in un ambiente silenzioso, in modo da non disperdere tutte le energie positive che vi sono contenute. Se poi avete anche la possibilità di accendere dell'incenso riuscirete addirittura a prolungare il viaggio. Siamo così abituati al suono prodotto da chitarra, batteria e tastiera che il solo sentire degli strumenti così strani ci lascia un pò sconvolti dentro. I Rajna utilizzano, tra gli altri, un santoor iraniano (un blocco di legno dalla forma trapezoidale, dotato di settantadue corde), un saz turco (un liuto dal manico molto lungo, con sette corde di metallo, dal suono cristallino) un oud maghrebino (l'antenato della chitarra classica, un liuto con undici corde) e la classica balalaika ucraina, oltre a percussioni varie e ad altri strumenti popolari di culture e tradizioni di tutto il mondo. Insomma: ogni tanto può far anche bene staccare un pò dagli ascolti tradizionali, e regalarsi un viaggio dal costo praticamente nullo e dal valore infinitamente più elevato rispetto a quelli materiali, il viaggio alla riscoperta di noi stessi.
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