Ritual - The Hemulic Voluntary Band

Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:53 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE HEMULIC VOLUNTARY BAND
  2. IN THE WILD
  3. LATE IN NOVEMBER
  4. THE GROKE
  5. WAITING BY THE BRIDGE
  6. A DANGEROUS JOURNEY

Line up

  • Patrik Lundstrom: lead vocals, guitars
  • Fredrik Lindqvist: bass, whistles, backing vocals
  • Johan Nordgren: drums, backing vocals
  • John Gamble: keyboards, backing vocals, harmonium

Voto medio utenti

Al loro debutto (1995) gli svedesi Ritual si imposero in una scena prog scandinava dominata dai suoni cupi, gelidi e mellotroniani di Anekdoten, Anglagard, Landberk portando un carico di vitalità sonora che riuniva tradizione, rinnovamento e riscoperta delle tradizioni folk popolari, un successo che non seppe mantenere a causa di una grande discontinuità nelle uscite ("Superbirth" è del '99, "Think like a mountain" del 2003) correlate ad una scarsa promozione, tutto questo mentre la fama di Spock's Beard e Flower Kings cresceva a dismisura, ora grazie all'aiuto della Insideout la band di Patrik Lundstrom (anche splendido singer nei Kaipa, non dimentichiamolo) raccoglie il meritato consenso e visibilità grazie ad un lavoro che prende spunto dai Moonin Books del favolista finnico Tove Jannson, con le 4 creature rappresentate nella cover inserite nelle atmosfere lirico-musicali di altrettanti brani. Variegato lo stile che distingue ogni traccia: la title track è un dichiarato ed esplicito omaggio alle complesse strutture dei Gentle Giant che sprizza energia positiva anche nel testo ("We're the hemulic voluntary band, we're ready to play, ready to make this merry music every day") senza perdere mai il senso della melodia, "In the wild" (unico pezzo non ispirato al libro) è guidata da splendide linee di piano, basso e batteria su cui si inserisce la voce delicata di Lundstrom, e si impenna dopo un breve interludio di pianoforte grazie ad un lungo, ficcante ed incisivo hard guitar solo accompagnato da un drumming complesso e martellante. Atmosfere folk più calme, tristi e pacate nell'intensa "Late in november", qui l'uso di strumenti tradizionali (nychel arpha, ducimer, irish bouzouki, harmonium, flauti) regala intensità ad una ballata di struggente bellezza conclusa da inserti corali a più voci, "The groke" è l'ennesima prova di quanto il Ritual sound raggiunga vette di personalità estrema: il ritmo impresso in tutto il brano è drammatico, quasi da marcia funebre, un'atmosfera alla quale si adegua la voce di Lundstrom, che per l'occasione si fa più minacciosa, emergendo per brevi istanti nella sua parte melodica. Si continua a stupire: "Waiting by the bridge" è uno spensierato funky corale in cui meglio si apprezzano le doti di singer di tutto il quartetto, che per la prima volta in carriera si avventura nella epic track (26 minuti) "A dangerous journey" ispirata alla storia di una bambina che perde il suo gatto
(una storia simile ad Alice nel paese delle meraviglie). Introdotta magnificamente da un'atmosfera folk acustico-pastorale (ancora massiccio uso di strumenti tradizionali) che nei primi 10 minuti ci fa respirare l'aria dei primi Genesis (Foxtrot, Trespass) o dell'ex Anthony Phillips di "The geese and the ghost", con melodie e stacchi corali che ci introducono gradualmente ad un susseguirsi ragionato di cambi di tempo, parti strumentali in stile jazz prog, Gentle Giant, i migliori Yes con strepitosi inserti corali ed un finale spinto al massimo con un drumming possente interrotto da violini che fa da preludio al ritorno verso melodie folk più calme cantate a più voci, degno sigillo di un capolavoro che entra a pieno merito tra le migliori suite nella storia del prog. E' un disco che cresce ascolto dopo ascolto, cantato e suonato divinamente, non può e non deve mancare a chi ascolta dai Genesis ai Flower Kings, corredato di un 24 pages booklet con spiegazione dettagliata dei brani ed illustrazioni, il miglior lavoro dei Ritual che arriva nell'anno della rinascita del prog nordico.
Recensione a cura di Carlo Viano

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.