Formatisi a Brescia nel 2002, dopo numerosi cambi di line up ed un precedente demo di materiale inedito (2004) i bresciani Brainheart Infusion con "The fugitive" realizzano un full lenght autoprodotto e curato splendidamente sia nella produzione che nell'artwork (opera di Solingo, disegnatore dello show celentaniano Rockpolitik e curatore grafico per Laura Pausini e Omar Pedrini), in cui la totale devozione ai Dream Theater trova sviluppo in brani lunghi ricchi di cambi di tempo, complesse parti strumentali curate alla perfezione su cui si alternano chitarra, piano e tastiere, mentre il momento più melodico, sentimentale e corale emerge nella ballad "Day by day" (piano, voce, chitarra acustica, basso funky e drumming leggero animato ritmicamente dalla chitarra elettrica e tastiere nel refrain), brano che assieme alla strumentale "Hurry up" (che ha qualche assonanza stilistica con "The return to dreamland" da "The breathing shadow" dei Nightingale) fa intravedere il riuscito tentativo di ritagliarsi uno spazio personale all'interno del panorama prog metal. Promettenti e molto preparati tecnicamente, con larghi margini di miglioramento (a cominciare dai testi che contengono troppe rime), nel 2007 hanno partecipato all'Adro Rock festival con i Vision Divine e alla finale del Verona Rock festival.
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