Gli Helltown arrivano dal Brasile, dove si sono formati nel 2003, ed ora ci propongono un album incentrato su sonorità tipicamente Heavy Metal, con diversi rimandi agli Iron Maiden ("Run For Action", "Wanted"...) ma purtroppo penalizzata dalla performance della loro cantante, Symone Syann, la quale si rivela un vero e proprio freno alle ambizioni del gruppo.
Eppure "Lead to Hell" ha davvero pochi spunti d'interesse. Infatti, a fianco di brani spiccatamente maideniani, sopratutto nel guitarwork (gradevole ed efficace, anche se talvolta fin troppo derivativo), troviamo richiami al Power Metal nordico ed anche a Warlock e Judas Priest ("Lead to Hell", "In the Heart of the Storm" o "Flames of Fate"), ma, come avviene ad esempio su "Alone in the Night", "Forever a Rebel" o la stessa "Helltown", il cantato è davvero deficitario, e visto che anche con i cori i risultati sono scarsi, le cose migliori arrivano dai due chitarristi Mikke Wildness e B.Holv.
Da apportare pertanto diversi aggiustamenti, e sopratutto Symone Syann deve lavorare parecchio per migliorarsi.
Diciamo che hanno avuto fin troppa fretta nel proporsi sulla lunga distanza.
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