Copertina 8

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2000
Durata:43 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. RIVALRY OF PHANTOMS
  2. THE PRESENCE IS OMINOUS
  3. RUINS OF THE FUTURE
  4. COLOSSUS
  5. INNER LANDSCAPE
  6. INVINCIBLE
  7. ICON DREAMS
  8. GENESIS TORN
  9. EMBERS
  10. REVOLT

Line up

  • ICS Vortex: vocals
  • Oystein G. Brun: guitar
  • Jens F. Ryland: guitars
  • Lars A. Nedland: keyboards
  • Asgeir Mickelson: drums

Voto medio utenti

Devo ammettere che se per il sottoscritto è "facile" essere ammaliato da gruppi vicini al Metal più tradizionale, proposte distanti da queste sonorità, seppur valide, devono avere quel "quid" in più per attrarmi. Ed i Borknagar fanno parte di questa categoria. Arrivati alla loro quarta realizzazione, con "Quintessence", terzo album sotto le ali della Century Media, i norvegesi confermano la validità della loro proposta musicale. I Borknagar si discostano dalla scena Black evitando tematiche sataniche e pagane senza remore nello sperimentare soluzioni sonore diverse. Certo le radici black sono ancora evidente, sopratutto in certe linee vocali ed in alcune parti aggressive, ma i brani variano l'uno dall'altro e spesso anche nello stesso pezzo le atmosfere sono mutevoli. Il primo confronto si può fare proprio con l'album che lo ha preceduto, l'ottimo "The Archaic Course". Il nuovo album gode di una migliore produzione, ottenuta agli Abyss Studios, forse addirittura troppo pulita, e di una prestazione tecnica che direi superiore al passato, grazie ai tre membri superstiti, i due chitarristi Oystein Brun e Jens Ryland ed il bravissimo cantante, passato ora anche al basso, I.C.S. Vortex alias Simen Hestnæs, al suo secondo album con i Borknagar ma con alle spalle collaborazioni con i Dimmu Borgir e gli Arcturus. Si segnalano positivamente anche ed i nuovi entrati, il tastierista Lars Nedland (membro dei Solefad) ed il batterista Asgeir Mickelson, un vero stacanovista: drummer negli Spiral Architect, gruppo che ha dato da poco alle stampe un ottimo album d'esordio, fondatore della rivista metal "Scream", e non ancora soddisfatto si è preso pure cura dell'artwork del CD. Come per il precedente album, anche Quintessence" necessita di ascolti approfonditi per entrarti nel sangue, ascolto che parte con "Rivalry of Phantoms" brano non velocissimo, ma dall'atmosfera malvagia, grazie alla voce di Simen Hestnæs, ed arricchito dall'uso dell'organo Hammond, strumento che non sparirà di scena neanche nelle successive tracks. Decisamente particolare "The Prescence is Ominus" con voci pulite in primo piano ed un andamento settantiano, un brano difficile da descrivere sicuramente lontano dagli standard dei Borknagar, e mi fa pensare a dei Doors che si cimentano con il Black Metal. Veloce e meno sperimentale la seguente "The Ruin of Future" che rallenta solo nella porzione centrale dove Simen si cimenta con una voce pulita e profonda per poi ritornare maligna fino alla conclusione del pezzo. "Colossus", è un brano molto epico a partire dalla voce di Simen e con le chitarre che si ritagliano uno spazio nella parte finale, dopo essere state fino ad ora forse troppo in secondo piano rispetto alle keyboard. Certo rimane impresa ardua descrivere a parole il sound dei Borknagar, e mi semplificherei il compito consigliandovi l'ascolto di "Revolt", sei minuti in cui i Borknagar mettono il meglio del loro repertorio. Sì se c'è un brano che può rappresentare "Quintessence" è proprio "Revolt".
I Borknagar presentano l'album con tre termini: music, aggression, passion, e non sbagliano. Cercate di non sbagliare neanche voi.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.