Se devo trovare l’elemento caratterizzante di
Crimson rispetto alle altre opere di Ville e C. allora non posso non citare le liriche che compongono gli undici pezzi dell’album. L’inizio del millennio è per i
Sentenced il periodo piu’ oscuro della loro vita extramusicale e la cosa appare evidente dall’autodistruttività trasudante da ogni singola parola cantata e scritta.
L’apice di tutto questo si puo’ trovare nella musica e nel testo di “FRAGILE”, canzone che riuscirebbe ad emozionare anche il piu’ roccioso dei cuori. Il tempo di rifiatare un po’ con
NO MORE BEATING AS ONE (grande prestazione vocale di Ville) e
BROKEN, che il nostro cuore subisce un nuovo sussulto con l’attacco della orecchiabile e potente K
ILLING ME, KILLING YOU, il manifesto di tutte le storie d’amore inutili.
A differenza delle precedenti realizzazioni, in
Crimson ho trovato alcune canzoni leggermente al di sotto delle aspettative, in particolare
THE RIVER non mi ha mai detto nulla.
Crimson rimane comunque un grandissimo album, ed è forse quello dove il front man ci regala la migliore prestazione di sempre. La sua voce potente, roca e avvolgente allo stesso tempo raggiunge il massimo , e unita alla ricerca della melodia e ad una facilità d’ascolto difficilmente riscontrabile in altre band, regala ai
Sentenced un ruolo di primissimo piano nella storia del metal.
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