Pedigree è una band strana, a partire dal monicker, voi direste mai che suonano un incrocio fra Industrial (molto), Rock (abbastanza) e Metal (poco)? Io no, eppure è così. Il complesso proveniente dalla fredda Estonia sotto l'egida della Nailboard Records (ma dai!?) tutto sommato ha dalla sua parte una buona esperienza e personalità, ma anche svariati dischi alle spalle che però non credo abbiano avuto distribuzione oltre il loro confine. Growing Apart si manifesta come un lungo e tortuoso viaggio nell'oscurità, fra sperimentazioni che ricordano i Nine Inch Nails più intimisti, i Godflesh più spigolosi sino ad arrivare al guru Marilyn Manson, e per finire non è possibile non citare i Ministry. Detta così sembrano soltanto una clone band, ma in tutte queste somiglianze devo ammettere di aver trovato uno stile tutto sommato originale, sto parlando soprattutto per quanto riguarda i dettagli, molto curati ed inseriti al punto giusto. Tutte le canzoni hanno caratteristiche particolari ma conservano in sottofondo una omogeneità che rende la musica dei Pedigree (ma perché questo nome!?) scorrevole ed affascinante. Ottima la scelta dei suoni, corposi e spessi quando le chitarre decidono di farsi sotto, puliti e raffinati invece quando si tratta di mettere in evidenza le scorie industriali dei sintetizzatori. Finalmente dalla lontana Estonia una band con esperienza e un minimo di qualità, non salveranno la musica, però se siete amanti di queste sonorità potreste anche farci un pensierino.
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