Quanto sono importanti le armonie vocali in un genere come l’hard melodico? E una produzione veramente nitida ed equilibrata? Moltissimo, direi.
E se un gruppo dedito a questo genere, pur denotando un notevole gusto estetico nelle partiture e negli arrangiamenti, non riesce a rendere le prime troppo precise (né particolarmente contagiose, a dire la verità) e si esprime tramite un Cd con parecchi difetti nella seconda, alla fine rischia di veder vanificato quanto di buono fatto in sede strumentale e compositiva.
E’ quello che accade ai Knyght, quintetto laziale giunto al secondo demo, un lavoretto assai improntato alla melodia (con le tastiere che offrono un significativo contributo) e potenzialmente piuttosto intrigante, ma purtroppo abbastanza deficitario sia dal punto di vista canoro, sia nell’incisività della resa sonora.
Trattandosi di un dischetto dimostrativo, senza nulla togliere alle “colpe” produttive, analizziamo innanzi tutto la componente vocale, chiamando inevitabilmente in causa la prova del singer Tommy: il ragazzo non ha una di quelle laringi particolarmente “esplosive”, il suo tipo di timbro non è esattamente uno dei miei preferiti (fin troppo “efebico”, però sono opinioni squisitamente personali!) e anche a livello interpretativo c’è ancora un po’ da lavorare, ma sarebbe ingeneroso attribuirgli troppe responsabilità individuali. Sono le armonizzazioni e i cori a non funzionare completamente a dovere, e se aggiungiamo qualche piccola carenza nella compattezza generale della band, ecco spiegato perché “Destination unknown” non raggiunge la sufficienza.
Questo non significa, come anticipato, che i Knyght non abbiano dei meriti.
La passione per questo stile musicale non eccessivamente “trendy”, è, infatti, autentica e vitale, cosa che consente ai nostri di realizzare canzoni di discreto spessore complessivo, mettendo in campo una “stoffa” ancora un po’ grezza e tuttavia di pregio, che appare assai evidente nella costruzione della vivace “Stop me” (scelta per essere inclusa nella compilation “Glam nation”, edita dalla californiana 272 Records) o ancor di più nell’attraente architettura di “The believer” (riproposta dal demo precedente), nella delicata “I’ll live in your shadow” e nella gradevole title-track.
Sono molto giovani e con l’esperienza (e una produzione all’altezza) non potranno che migliorare …
Contatti: E-mail:
tommy.bonjovi@fastwebnet.itWeb Site: http://www.knyghtband.com - Tel: +393479568801
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