Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Death Metal
Anno di uscita:1991
Durata:38 min.
Etichetta:Roadrunner

Tracklist

  1. ... AND THEN COMES LIVIDITY
  2. STIFF AND COLD
  3. DISINCARNATED
  4. CONSIDERED DEAD
  5. ROTTENATOMY
  6. BODILY CORRUPTED
  7. WASTE OF MORTALITY
  8. DRIFTING REMAINS
  9. HEMATOLOGICAL ALLERGY
  10. INNOCULATED LIFE

Line up

  • Luc Lemay: vocals, guitars
  • Sylvain Marcoux: guitars
  • Eric Giguere: bass
  • Stephane Provencher: drums

Voto medio utenti

Nella girandola di band che in questi ultimi anni sono risorte dopo anni di oblio, i canadesi Gorguts meritano una menzione particolare in quanto protagonisti indiscussi dell'ala più tecnica del death metal già dall'inizio degli anni 90. In attesa di novità da parte di Luc Lemay e compagni, è giusto e doveroso dare una rispolverata ai dischi che ventanni fa li consacrarono presso il pubblico ma che purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) sono valsi loro poco più della nomea di band di culto. Il primo sforzo in studio dei Gorguts porta il titolo "Considered Dead" ed esce nel 1991, segnalandosi fin da subito per l'attitudine squisitamente death metal unita ad una tecnica sopraffina che consente alla band di imbastire dei pezzi dal songwriting ricercato ma al contempo mantenendo intonsa la furia primigenia del genere. Dopo la sublime intro "...And Then Comes Lividity", il gruppo ci da in pasto brani killer come la stupenda "Disincarnated", "Rottenatomy" introdotta da un giro di basso da brividi, "Bodily Corrupted", la title track o "Stiff And Cold", dove la voce di Lemay cupa e profonda, probabilmente uscita dagli oscuri cunicoli della cripta rappresentata sulla stupenda copertina, si impone. Il disco può inoltre vantare le guest appeareances di altri due grandi nomi del panorama death americano come Chris Barnes (backing vocals su "Bodily Corrupted") e James Murphy, che mette le proprie sei corde a disposizione dei Gorguts per un assolo su "Inoculated Life", oltre alla prestigiosa presenza del produttore Scott Burns dietro al mixer.
Il momento d'oro della band proseguirà con il successivo "The Erosion Of Sanity", mentre a partire dal suo successore "Obscura" la vena tecnica prenderà il sopravvento sul resto, non riscuotendo grande successo tra il pubblico e portando i Gorguts allo scioglimento nel 2005, salvo ritornare nel 2009 con l'annuncio della reunion.
Confidando in una tardiva rivalutazione del combo canadese, ci permettiamo di tessere nuovamente le lodi di questo disco che purtroppo spesso non viene ricordato come dovrebbe, consigliando fortemente a chiunque si professi un deathster l'acquisto ad occhi chiusi di "Considered Dead".

Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
Spettacolo

Quando il death metal old school incontra dei musicisti dalla tecnica paurosa, ecco che nasce "Considered Dead". Un album che coniuga felicemente queste due attitudini dei Gorguts, slegandosi dalla bieca furia primitiva del death floridiano ma non raggiungendo ancora il tecnicismo estremo che il genere raggiungerà negli anni successivi. La nascita e lo sviluppo del death tecnico passa di qui.

ottimo album

Otimo esordio.Peccato che siano sempre stati poco considerati da tutti.meritano davvero.molto simili ai morbid angel.

considered dead

un ottimo disco di death tecnico

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