Vorrei permettermi di segnalare questo disco all'attenzione di sua Pippità per il prossimo festival di Sanremo, secondo me potrebbe fare un figurone: i capelli di Hirsh Gardner sono quelli del Riccardo Cocciante dei tempi d'oro, il look è un incrocio fra un Toto Cutugno e un Bobby Solo trasandato. Vi basta? Ah no, la musica: in cinque canzoni su dodici compare la parola "Love" mista ad "Heart", e nelle restanti beh non è che si disquisisca del sesso degli angeli, dello Zeitgeist o della trascendenza... Suvvia per favore, ma dove lo hanno ripescato un personaggio del genere? Eppure non tutto è da buttare, "Wasteland for Broken Hearts" ad esempio è autentico bubblegum pop rock che neppure Cristina D'avena avrebbe saputo comporre se avesse scelto di cantare in inglese. "Bad Cowboy" con quell'intro a base di nitriti di cavallo e pistolettate potrebbe fungere da colonna sonora ad un film porno di Rocco Siffredi, lui sì che è un "Bad Cowboy"... Scherzi a parte, ho calcato un pò la mano, ma è per mettere in evidenza che il lato trash di questo disco è talmente ben riuscito che ti suscita un sorriso spontaneo e ti fa venire voglia di riascoltarlo per verificare che sia tutto vero. Dategli un ascolto, non ve ne pentirete. Io nel frattempo vado a reperirmi tutta la discografia di Hirsh.
P.S. Il voto è d'incoraggiamento.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?