Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:120 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. BEST YEARS
  2. GIVE ME ALL YOUR LOVE
  3. LOVE AIN'T NO STRANGER
  4. IS THIS LOVE
  5. STEAL YOUR HEART AWAY
  6. FOREVERMORE
  7. SIX STRING SHOWDOWN
  8. LOVE WILL SET YOU FREE
  9. DRUM SOLO
  10. FOOL FOR YOUR LOVING
  11. HERE I GO AGAIN
  12. STILL OF THE NIGHT
  13. LOVE WILL SET YOU FREE
  14. STEAL YOUR HEART AWAY
  15. FARE THEE WELL (ACOUSTIC VERSION)
  16. ONE OF THESE DAYS (ACOUSTIC VERSION)
  17. LAY DOWN YOUR LOVE
  18. MY EVIL WAYS
  19. GOOD TO BE BAD (ACOUSTIC VERSION)
  20. TELL ME HOW (ACOUSTIC VERSION)

Line up

  • David Coverdale: vocals
  • Doug Aldrich: guitar, backing vocals
  • Reb Beach: guitar, backing vocals
  • Michael Devin: bass
  • Brian Tichy: drums
  • Brian Ruedy: keyboards

Voto medio utenti

Due considerazioni ancor prima di passare all’ascolto di questo “Made in Japan”, corposo live album dei Whitesnake, registrato alla Saitama Super Arena di Tokyo durante il Loud Park Festival dell’ottobre 2011: David Coverdale (per fortuna …) non ha perso, neanche nella “maturità”, una stilla del suo tipico spirito guascone (con un titolo così …), mentre sarà contemporaneamente interessante verificare se l’aria del Sol Levante è stata balsamica per la sua voce, francamente non sempre completamente all’altezza della situazione nelle date del “Forevermore World Tour”.
Giunti alla prova dei fatti, si può tranquillamente affermare che il disco merita l’attenzione di tutti i fedeli fans del gruppo, perché la band è una “macchina da guerra”, perché Aldrich e Beach sono due chitarristi strepitosi (e pure due provvidenziali coristi …), che sanno completarsi e intendersi a meraviglia, perché la sezione ritmica “picchia” adeguatamente e perché la scaletta è un equilibrato concentrato di “passato” e “presente”, ordito per compiacere il dio dell’hard-rock blues più cromato e tutti i suoi adoratori.
Ora, che dire di David? Beh, la sua performance mi è sembrata superiore a quella del Gods Of Metal meneghino dello stesso anno (magari merito anche di qualche “aiutino” in fase di registrazione …), ma complessivamente non ci sono enormi “stravolgimenti” … Coverdale rimane sempre un grande e carismatico protagonista del rockrama contemporaneo, che sa gestire la sua aristocratica laringe in maniera comunque efficace e fascinosa, ben sapendo che i “tempi d’oro” della sua esplosività vocale sono consegnati alla “storia” e probabilmente non potranno ripetersi (ascoltare la versione attuale dell’immortale “Still of the night” per un riscontro immediato …).
Poco male, in realtà, poiché, come già affermato in passato, io mi sento decisamente più vicino, parafrasando la famosa classificazione umana di “Così parlò Bellavista”, al concetto di “uomini d'amore” che non a quello degli “uomini di libertà” (i primi preferiscono “vivere abbracciati gli uni con gli altri” e i secondi “vivere da soli e non essere scocciati” …) e quindi considero un concerto dei Whitesnake (e non solo …) un momento da vivere nella sua collettività emozionale, senza analizzare scientificamente la faccenda e preoccuparsi troppo delle eventuali piccole imperfezioni esecutive.
“Made in Japan” riesce a “surrogare” abbastanza bene queste sensazioni, e si rende appetibile anche per un gustosissimo secondo Cd di appassionate versioni acustiche e potenti rehearsals tratte da vari soundcheck della stessa tournée nipponica … un motivo in più per non lasciarsi sfuggire l’acquisto.
Se ancora non siete convinti, a cancellare i residui dubbi potrebbe essere d’aiuto il Dvd / Blu-Ray dell’esibizione, completato da video-clip e da galleria fotografica … il dischetto in questione non fa parte del packaging promozionale e tuttavia da quanto sono riuscito a “sbirciare” in giro, la cura e la qualità audio / video del prodotto sono tali da trasportarvi direttamente là, proprio in mezzo alla platea dagli “occhi a mandorla”.
Cosa si può volere di più?
Recensione a cura di Marco Aimasso

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