La ristampa di "Reign of Terror" conclude la riscoperta dei tre dischi incisi dai Wild Dogs negli eighties, ma è anche il primo senza la presenza del carismatico Matt McCourt: al microfono troviamo, infatti, Michael Furlong. Scorrendo la formazione dobbiamo però annotare anche l'assenza del bassista Danny Kurth, qui sostituito da Rick Bartell, così il compito di guidare i Wild Dogs tocca alla coppia formata dal guitar hero Jeff Mark e dal batterista Deen Castronovo, il quale in seguito suonerà con le formazioni ed i musicisti più disparati, da Journey ai Bad English, da Ozzy Osbourne a Vasco Rossi. Non credo pertanto sia un caso che il suo drumming abbia un ruolo predominante nel disco, ma se la cava più discretamente pure il nuovo cantante Michael Furlong, il quale al di là dei suoi precedenti in campo AOR (nel 1984 aveva inciso "Head On Rock'n'Roll", al quale seguirà nel 1987 "Breakaway") si adatta senza troppi problemi ad un lavoro che vede i Wild Dogs rinunciare alle tentazioni Hard Rock del precedente "Man's Best Friend" per ritornare alle sonorità più Heavy dell'autointitolato album d'esordio. Ed i Wild Dogs lo confermano immediatamente con l'opener "Metal Fuel (In the Blood)", con la successiva "Man Against Machine" e via via anche con i restanti brani, tra i quali si eleva la ritmata ed articolata "Siberian Vacation", dove emerge tutto il talento compositivo ed esecutivo di Jeff Mark, ottimamente assecondato da Deen Castronovo. Colpiscono poi nel segno la velocità di "Psychoradio" e "Spellshock", e l'anima spiccatamente Heavy Metal della grintosissima titletrack.
Come per le ristampe dei due album precedenti non mancano diverse bonus tracks, ben sette canzoni, tutte versione demo di brani rimasti fuori da "Reign of Terror" o scritte per un successivo album che non ha mai visto la luce. Da annotare che anche stavolta tra di loro non ha trovato posto "Burning Rain".
Il passato ha finalmente rivisto la luce, ed ora non resta che vedere se, al di la di ristampe, raccolte e live albums, i riformati Wild Dogs, ora nuovamente con Matt McCourt alla voce, sapranno proporre materiale all'altezza.
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