Seconda uscita discografica per i milanesi Soul Takers, questa volta per Dragonheart Records, etichetta sulla quale i nostri sono approdati dopo il debut ‘Tides’ uscito per la Northwinds Records. Bisogna dire che ‘Flies In A Jar’ segue a grandi linee il debut album… ovvero una sorta di Gothic/Metal molto teatrale. Nella rece di ‘Tides’ sostenevo che l’album era pieno di composizioni appesantite, vuoi per la produzione che per il mero songwriting e penso che anche il dischetto qui presente lo sia. L’album non parte mai e le canzoni sembrano sempre le stesse, con poca differenza l’una dalle altre: piano sempre in primo piano, voce poco convincente (sembra spesso tirata via), chitarre poco incisive nel riffing e batteria giocattolo. Sinceramente sono stanco di scrivere che questi ragazzi hanno potenzialità per fare bene o che questo combo ha davvero tante frecce al proprio arco, perché i dischi passano e la situazione non si smuove più di tanto. ‘Flies In A Jar’ è un dischetto lento e poco convincente, pesante nell’ascolto e poco stimolante, quasi fosse troppo pieno di se per risultare appetibile. Un passo falso, ma pienamente recuperabile nel futuro. Almeno lo spero per questi musicisti.
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