AVVERTENZA: questo disco non è per tutti! Se avete un equilibrio psichico instabile, lasciate perdere; se spesso avete la tentazione di farla finita, non procedete oltre; se siete disillusi dalla vita, è meglio che smettiate di leggere. Perchè questo disco è pericoloso: stiamo parlando di funeral doom, la più estrema espressione musicale di tutto ciò che è negativo, decadente e senza speranza di riscatto, il gelido soffio della morte e della disperazione più acuta messi in musica. Questo "Dooom" dei tedeschi Worship (compatrioti di un'altra band validissima in ambito funeral doom, ossia gli Ahab) segue a distanza di otto anni il precedente album "Last Cd Before Doomsday", anche se in realtà si tratta di una demo tape poi ristampata su cd, e non si sposta di un millimetro da quello che era il funesto percorso intrapreso dalla band: i ritmi rimangono trascinati, lentissimi, con un incedere macabro e desolato, scanditi da accordi profondissimi e tenuti a lungo, in grado di creare una sensazione di angoscia e di spleen veramente disturbante. Si tratta inoltre del primo album con alla voce Doommonger, chiamato a sostituire Mad Max, suicidatosi nel 2004, il cui timbro vocale si avvicina molto a quello dell'ex singer, molto gutturale e profondo, senza dubbio lo stile che più si adatta alla musica e alle tematiche dei Worship. In 72 minuti di musica (e in otto pezzi, fatevi un po' di conti) il gruppo si guarda bene dal variare i ritmi, che rimangono funerei ed opprimenti per tutto il disco, durante il quale la voce di Doommonger si fa portatrice di tutte le sofferenze e del fardello di vivere di tutto il mondo.
Vista la proposta musicale e l'estenuante (qui in senso positivo) durata dell'album, questo "Dooom" non è certamente un disco per tutti, e si rivolge principalmente a quella minuscola fetta di ascoltatori dediti in maniera quasi religiosa al nero verbo del funeral doom. Per chi già conosce i Worship, si tratta di un'ottima conferma (anche se a mio avviso "Last Cd Before Doomsday" resta superiore); per chi volesse accostarsi a questi tedeschi sappiate che vi troverete di fronte ad un album molto ostico, che potrebbe rischiare di risvegliare in voi dei latenti istinti suicidi.
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