Dopo ben cinque lunghi anni tornano alla luce (o forse tornano alle tenebre) anche questi Dark Haunters, fautori di un classico quanto già noto Black Metal Sinfonico pericolosamente sbilanciato in territori Cradle Of Filth. Basta dare una semplice ascoltata a Guilt And Expiation e i rimandi al periodo di Cruelty And The Beast si fanno immediatamente materia, e questo non so se sia esattamente un bene per la band nostrana. Dal punto di vista prettamente tecnico questi ragazzi ci sanno fare, il tastierista e il batterista sono quelli che spiccano immediatamente per un'agilità notevole. Ottimi arrangiamenti, una registrazione discreta, insomma a livello formale tutto bene. Quello che a lungo andare però emerge è una mancanza di idee alla base che tarpa le ali ai Dark Haunters e li rende non dico una clone band ma poco ci manca. Non ho avuto l'occasione di sentire il primo demo della band quindi non saprei dirvi se la situazione è peggiorata o migliorata ma in questo esatto momento c'è da lavorare, e questo è un peccato perchè dietro gli strumenti sanno muoversi. Basta prendere Inside The Temple Of Devotion e la musica già cambia, in positivo. Potrebbero prendere questa strada come futura spinta evolutiva, anche se devo ammettere che persistono con una certa insistenza le ombre dei vampiri Londinesi. Ottimo prodotto dal punto di vista formale, ma bisogna e si deve fare di più sotto quello della personalità, anche perchè le capacità ci sono tutte e si sentono.
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