Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:44 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. OPEL
  2. THE WAY IT IS
  3. PERCEPTUAL RESPONSE
  4. FORGIVE ME / PART 1
  5. GENTLE ART OF SWIMMING
  6. WHO DO YOU THINK YOU ARE
  7. GOING OUTSIDE
  8. SUN IN THE SKY
  9. FORGIVE ME / PART 2
  10. FORGIVE ME / PART 3

Line up

  • Yogi Lang: vocals
  • Karlheinz Wallner: guitars
  • Phil Paul Rissettio: drums
  • Andreas Wernthaler, Yogi Lang: keyboards
  • Stephan Ebner: bass

Voto medio utenti

Sarebbe poco appropriato considerare scarti (o outtakes, che dir si voglia) i brani inclusi in "Stock", terza produzione dei validi RPWL, che consiste in un package comprensivo anche di un bonus dvd.
Il materiale incluso, infatti, pur non essendo stato utilizzato per i due precedenti albums ("God Has Failed" del 2000 e "Trying To Kiss The Sun" del 2002), è di buonissimo livello qualitativo, tanto da non esser stato accantonato dalla stessa band fino ad ora, bensì utilizzato proprio in sede live.
"Stock" è un'ottima uscita, non solo perchè rappresenta l'unico titolo della band reperibile in Italia (i due precedenti albums non giovano ancora di un accordo di distribuzione qui da noi), ma anche perchè al suo ascolto ci si può fare un'idea ben precisa sia dell'identità musicale in questione, che delle differenze tra i due albums fin ora realizzati.
Nati in principio come coverband dei Pink Floyd, gli RPWL non ne possono ora non tradire pesanti influenze legate a tutti i relativi, differenti periodi e spunta sporadicamente anche qualche ulteriore riferimento a Genesis e Camel.
"Opel", brano che apre la scaletta, è un bel riadattamento di una composizione di Syd Barrett.
Viste le sue atmosfere dilatate ed ariose, insieme alla malinconica "The Way It Is", l'eterea e coinvolgente "Gentle Art Of Swimming" ed ai tre episodi denominati "Forgive Me", deve sicuramente appartenere alle sessioni relative al primo album.
Risalenti all'anno 2002, che ha visto la band prediligere un approccio molto più solare ed orientato alla mood music, risultano "Who Do You Think You Are" e "Sun In The Sky".
RPWL: una band dalle belle composizioni e dagli ampi margini di miglioramento sia evolutivo, che qualitativo. Da tener d'occhio.
Recensione a cura di Fulvio Bordi

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