Un titolo esplicito, ma anche la copertina di questo Demo, lasciano ben pochi dubbi. Gli Axestroke sembrano essersi rifugiati negli anni '80, nella tana di quella bestia furiosa che i villici chiamavano Thrash Metal. In realtà su queste cinque canzoni, mediamente lunghe e non particolarmente veloci, non mancano diverse contaminazioni e, ad esempio, sono evidenti quelle del Death e di un Thrash Metal più al passo con i tempi.
Le chitarre sanno graffiare ma non sembrano altrettanto pronte a dare quel tocco melodico che le canzoni (vedi l'opener "Axestroke" oppure la successiva "My Ego") necessitano, mentre Walter tira fuori tutta la grinta di cui è in possesso eppure non sempre risulta convincente, dato che al di là di una prova graffiante e talvolta al limite dell'isteria (ed in qualche passaggio richiama soluzioni più affini al Death Metal) non convince del tutto.
"Hateful Judgement" si snoda su un bel riff thrasheggiante che ha qualcosa degli Anthrax, anche se poi a livello vocale Walter l'affronta in maniera brutale, riuscendovi meglio rispetto alle parti in cui gli è invece richiesto un approccio più melodico. Se "The Greed" è il brano più compatto e claustrofobico del demo, la conclusiva "Unforgivable Mistakes" è quella che mantiene un andamento più vicino agli Eighties.
Tuttavia, se paragonati ad altre altrettanto giovani ed emergenti formazioni che si muovono su coordinate simili, questi cinque ragazzi devono migliorare sia per quanto riguarda il songwriting, talvolta confuso e sin troppo dilatato, sia nel dare vita a quella tensione, sonora ed emotiva, che non sempre riesce ad imporsi dai solchi del dischetto.
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