Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:45 min.
Etichetta:The End

Tracklist

  1. LARVA
  2. COCOON
  3. LUMBRICOID
  4. TREMATOID
  5. HELMINTH
  6. PASSERA

Line up

  • Pete Dempsey: bass, vocals
  • Mick Tierney: guitar
  • Paul McCarrol: drums

Voto medio utenti

Direttamente da Belfast, gli Scald si distinguono fin dal principio per la volontà di voler sfuggire a qualsivoglia catalogazione precisa: ascoltando questo "Fluke" è infatti possibile cogliere abbastanza distintamente le varie influenze che il gruppo ha raccolto e incanalato nella propria proposta, ma risulta complicato, se non impossibile, riuscire a trovare una definizione che renda in modo chiaro quello che il sound di questi irlandesi. Al di là comunque di etichette iper complesse in stile proto-hard-core-post-insane-boombastic-salcazzo metal che probabilmente genererebbero solo confusione, è oltremodo interessante notare quello che è il background musicale degli Scald: i pezzi di "Fluke" poggiano su una base decisamente hardcoreggiante, caratterizzata da un'attitudine punkeggiante che rende i pezzi decisamente grezzi e diretti, tuttavia ben lontani dalle strutture semplici del punk prima maniera; pur rimanendo una band votata all'assalto, è possibile cogliere una certa attenzione per la struttura delle canzoni, che presentano stacchi e variazioni in grado di arricchire i pezzi. In questo contesto la voce di Pete Dempsey, sempre a cavallo tra voce pulita e calda e uno scream acuto e sguaiato, si rivela la scelta migliore per la proposta degli Scald. Stupisce non poco la conclusiva "Passera", che si discosta nettamente dai precedenti pezzi, abbandonando del tutto i territori hardcoreggianti e proponendo un cupo macigno drone-ambient dai toni piuttosto disturbanti protratti per ben 25 minuti (più di metà album), su cui vengono innestati proclami in italiano. Di sicuro una scelta spiazzante che poco o nulla ha a che spartire con gli altri episodi contenuti in "Fluke".
Pur non essendo particolarmente avvezzo a queste sonorità schizzate, va dato merito agli Scald di essere in grado di tenere sempre viva l'attenzione dell'ascoltatore, riservando anche qualche colpo di coda ("Passera", appunto) senza dubbio interessante. Un discreto disco dunque, adatto più che altro agli amanti delle cose poco ortodosse e particolari.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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