I Minkus hanno la loro base operativa in Svizzera ed esauriscono tutta l’originalità di cui dispongono nella confezione di questo disco omonimo, caratterizzata da una cover dotata di singolare “finestrella” con “vista” sul booklet.
Il nu-metal crossover degli elvetici è quanto di più scontato e banale si possa oggi trovare in questo ormai ipersfruttato settore, un copione completamente privo di “colpi di scena”, in cui si riesce sempre ad intuire facilmente quello che sta per accadere.
Nemmeno l’utilizzo preponderante dell’idioma spagnolo (assieme ad alcune schegge di francese ed inglese) rappresenta una qualche forma di “novità” particolarmente significativa, così come l’approccio concettuale verosimilmente indirizzato a temi sociali e “barricaderi”, magari anche potenzialmente condivisibile, “scompare” di fronte ad una povertà d’idee, di verve e di carattere pressoché totale.
Forse sarò troppo severo, perché in fondo il disco è abbastanza ben suonato e qualche buona melodia la azzecca pure, tuttavia, per quanto ho amato e amo questi suoni, ritengo che sia necessario ben altro che una discreta diligenza e preparazione “scolastica” (soprattutto se parliamo, come in questo caso, di una band in cerca di “visibilità”), per riuscire a rivitalizzare efficacemente un settore in grande crisi di stimoli dopo l’incredibile “abbuffata”.
Mi dispiace, perché “istintivamente” mi erano anche abbastanza “simpatici”, ma per questi Minkus è inevitabile un deciso “pollice verso”.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?