Bruno Masulli (anche negli Annnihilationmancer, Savior From Anger e Power Beyond, ed ex cantante dei Marshall) ha inizialmente dato vita agli In Aevum Agere pensando ad un progetto solista e facendosi aiutare dal solo Marcello D’Anna, anche se poi, successivamente alla realizzazione di questo primo lavoro, ha completato la formazione con Fabio Parisi (batteria) e Peppe Aufiero (basso), in modo da poter affrontare l'attività live.
"From the Depth of Soul", dopo l'introduzione atmosferica di "Omne Aevum" si apre a sonorità che sono chiaramente in debito con i Candlemass (come peraltro esplicitamente dichiarato nella biografia), ma anche con Trouble, Saint Vitus e, perchè no, i connazionali Thunderstorm.
La prima canzone del demo, "Track II (In Aevum Agere)", è, infatti, un brano che possiede tutte le caratteriste del Doom, alle quali aggiunge una forte componente Heavy & Power, probabile retaggio delle altre esperienze di Masulli, un pezzo dove i Candlemass sembrano incontrare i Nevermore più evocativi. La successiva "From the Depth of Soul" contrappone ad una ritmica insistita degli intrecci vocali che puntano sull'epicità e su melodie poco usuali per quelli che sono gli standard del genere. "Ex-Animo (Interludium)" è un breve strumentale che ci porta alla seconda metà del demo, composta di altre due canzoni, "My Eyes of Pain" (pacata e dal passo solenne e malinconico) e la conclusiva "Vocatio Mystica (Voice of Mind)", la traccia più Heavy del demo, dove si alzano decisamente i ritmi e si fa notare (ed apprezzare) l'insistito impiego del latino.
Ben strutturato e registrato più che discretamente, "From the Depth of Soul" è un buon biglietto da visita che lascia intravedere sviluppi interessanti per quello che sarà il futuro degli
In Aevum Agere, sopratutto se si evolveranno in un vero e proprio gruppo.
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