All'indomani della prematura scomparsa dei mai troppo compianti e seminali Nasum, gli amanti del grind possono dormire sonni tranquilli perchè fortunatamente i loro insegnamenti non sono andati perduti: la loro opera di traghettamento del grindcore verso il ventunesimo secolo, oltre ad averne attualizzato i suoni e le forme, ha fatto anche diversi proseliti, tra cui spiccano appunto gli svedesi Rotten Sound che già avevano dato prova di avere le palle quadrate con "Exit" nel 2005; disco che era caratterizzato da una forte matrice Nasumiana, ma che indiscutibilmente metteva molto di suo, andando a costituire quello che è l'apice in studio dei Rotten Sound.
A tre anni di distanza non si può certo dire che l'approccio alla materia musicale della band abbia subìto radicali stravolgimenti, anzi, direi che si può parlare certamente di continuità e di proseguio del percorso artistico portato avanti da "Exit": l'attitudine di base è più grind che più grind non si può, fatta di tanta violenza sonora e concettuale, una sublime carica annichilente che si scaglia implacabile sulle orecchie dell'ascoltatore, devastante nella sua furia che non conosce ostacoli ma che non risulta mai fine a sè stessa. Ed è infatti in questo senso che i Rotten Sound si distinguono per gusto ed intelligenza: pur trattandosi di diciotto pezzi "in your face" molto brevi e ficcanti (come sempre accade in ambito grindcore), il gruppo non poggia tutto sulla velocità esecutiva e sull'impatto, ma presta molta attenzione a infilare degli stacchi o dei riff nei momenti adatti per condire adeguatamente le song, pur non cedendo nemmeno un grammo della violenza intrinseca del proprio sound. Spettacolare inoltre il suono di chitarra, marcio e lercio fino al midollo, ma non caotico o pastoso (e qui c'è molto dei Nasum!), dal momento che la produzione è abile a non rendere tutto un minestrone incomprensibile, anzi valorizzando ancor di più i pezzi che denotano così un appeal putrescente veramente degno di nota. Che altro aggiungere? Forse che la prova strumentale del gruppo è assolutamente di altissimo livello, batteria e cantante in primis? Scontato. O forse che "Cycles" si candida come disco dell'anno in ambito grind? O che nonostante tutto, "Exit" è ancora un filino superiore al nuovo pargolo in casa Rotten Sound? Sticazzi, stiamo pure sempre parlando di un capolavoro!
Insomma, se amate questo tipo di sonorità e avete ben presente chi siano i Rotten Sound non c'è davvero nessun alibi per voi, fate vostro questo album il più presto possibile e sparatelo a volumi folli nel vostro stereo. GRIND YOUR MIND!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?