Mi spiace per i più scettici tra voi, ma tutti dovrebbero convincersi del fatto che i Deep Purple, e tutti i musicisti che gravitano intorno alla band madre, possiedono classe e capacità superiori alla norma, e ogni singolo CD o DVD che esce a nome di uno di loro, se non sfiora il capolavoro poco ci manca. Nella peggiore delle ipotesi ci troviamo davanti a lavori di gran lunga sopra la media, suonati da gente che la musica ce l’ha nell’anima e riesce in ogni cosa che fa a far percepire quest’aspetto.
Di sicuro Ian Gillan rientra in questo discorso, e chi si ostina ancora a dire che i suoi acuti non sono più quelli di “Made in Japan” non è altro che un ottuso. Vorrei sfidare lui a cantare ancora in questa maniera a più di sessant’anni suonati… Certo, Ian non possiede più una delle voci più belle in assoluto della storia dell’hard rock, ma sopperisce a questi cali di tonalità con professionalità e mestiere, cosa che in pochi possono vantarsi di avere…
Questo nuovo, ennesimo, doppio cd dal vivo è stato registrato alla House Of Blues di Anaheim un paio di anni fa, e vede il buon Ian accompagnato, tra gli altri, da Michael Lee Jackson, che come se non bastasse è anche il suo manager, oltre che un ottimo chitarrista, dal gusto e dal groove spiccati. La particolarità del doppio dischetto è che appare chiaro fin da subito che non si tratta di un lavoro autocelebrativo, piuttosto di un cd che fotografa uno show messo su per divertirsi, fin dalle prime note di “No laughing in Heaven”, e il fatto che i brani dei Deep Purple scelti non siano affatto i super classici, ad eccezione dell’immancabile “Smoke on the water”, dovrebbe farvi riflettere su questa cosa che ho appena scritto. La band si è divertita a tirar fuori delle vere e proprie perle dal repertorio dell’immortale band, come “Wasted sunset” e Knocking at your backdoor”, entrambe da “Perfect strangers”, addirittura “Not responsible”, che pochi conoscono, in quanto bonus track proprio di quello splendido cd, “Into the fire”, dal capolavoro “In rock”, e la splendida “When a blind man cries”, che Ian aveva reintrodotto da qualche anno anche negli show dei Purple. Come vedete la qualità è assicurata, e se a questo aggiungete un’esecuzione sobria e di gusto da parte della band che accompagna il singer, oltre naturalmente ai suoi vocalizzi (e chi se ne importa se ogni tanto stecca, a lui è concesso tutto…), capirete che questo “Live in Anaheim” è un cd onesto che vale la pena acquistare.
Ovviamente non potevano essere presenti solo estratti dei Deep Purple, ecco quindi il bluesone “Trouble”, la pesante “Unchain your brain”, e “Rivers of chocolate”, dove la band si diverte a suonare in piena libertà, mettendo su una jam session come solo i grandi musicisti sono in grado di fare. Per non parlare poi di “Hang me out to dry”, pezzo poderoso, vero esempio di hard rock alla Gillan…
C’è poco altro da aggiungere… se siete fans porpora non penso esiterete un attimo a fare vostro questo doppio live, se ancora non lo siete ma vi piace la buona musica non lasciatevi scappare l’occasione di ascoltarne un bel po’. Dopo l’ottimo DVD di Glenn Hughes di qualche tempo fa, ecco un altro signore in porpora che colpisce nel segno… Poi non dite che non vi avevo avvisato…
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?