L'intento dichiarato degli Stormwarrior è sempre stato uno, ed uno soltanto: ricreare il sound del power metal tedesco d'annata, per intenderci quello degli Helloween di "Walls of Jericho", degli Scanner di "Hypertrace" o dei primi Rage, ma condendo il tutto con tematiche incentrate sulla mitologica nordica.
Lars Ramcke è il clone sputato del Kai Hansen del 1985, e già questo vi basterebbe per capire dove si andrà a finire con questo "Heading Northe".
In un album come questo, sicuramente meglio suonato e prodotto rispetto ai suoi due predecessori, non troverete nient'altro se non una bieca riproposizione di un sound d'antan, forgiato ad Amburgo, tra il 1983 ed il 1986.
Gli Stormwarrior fanno bene il loro lavoro, sfiorando il plagio in più di un'occasione (cercatevi una "The Last Before the Storm" dei Gamma Ray... scommetto che la troverete subito), ma riescono in fondo a rendersi estremamente godibili e a confezionare song che, pur derivative e scolastiche, esaltano.
L'heavy power più banale, melodico ma tagliente, racchiuso in un antologico revival targato Stormwarrior. Questo è "Heading Northe", che non può essere considerato neanche lontanamente vicino a quegli album che proponevano questo stesso sound venti anni or sono, ma che finisce per piacere ugualmente.
In fondo ci diverte, e si fa cantare, nella sua sempliciotta ingenuità. Quanto basta per essere già una sufficienza, di questi tempi.
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