Copertina 9

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:60 min.
Etichetta:AFM Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. GLOBAL WARNING
  2. LOOK AT THE WORLD
  3. ADDING THE COST
  4. BEFORE I HANG
  5. FIREFLY
  6. MASTER
  7. THE RIDE
  8. O TO G
  9. WALK UPON WATER
  10. STORIES
  11. OPEN UP YOUR EYES
  12. YOU NEVER KNOW
  13. SOMEONE/SOULS

Line up

  • Jon Oliva: vocals, keyboards
  • Shane French: guitars
  • John Zahner:Keyboards
  • Matt LaPorte: guitars
  • Kevin Rothney: bass
  • Christopher Kinder: drums

Voto medio utenti

Capolavoro. Il nuovo disco di mr. Oliva non avrebbe, vi giuro, bisogno di molte altre parole. Questo è il disco che tutti i fans dei Savatage attendono da una vita, è una secchiata di potenza, classe, tecnica, stile e chi più ne ha più ne metta. Jon Oliva, col tempo, migliora, come i vini di qualità, e la dimostrazione lampante è proprio questo Global Warning, terza fatica solista e, a modesto parere di chi scrive, il disco della definitiva consacrazione di Jon. Le sue composizioni sono semplicemente strabilianti, siano esse modulate dentro sfuriate metal, come nei momenti più melanconici, in cui il suo pianoforte e la sua voce, dolce, inquietante, struggente, ti fanno venire una pelle d'oca alta così...
Circondato da ottimi musicisti, e supportato dai fratelli Morris in fase di mixing e produzione (i Morrisound Studios di Tampa, per intenderci), il grande (in tutti i sensi!) Jon ci regala tredici perle di Metallo, quello con la M grossa come una casa. Potrei citare pezzi dalla potenza devastante come Stories, o momenti rarefatti e vellutati come la stupenda Firefly, potrei parlarvi degli inserti acustici, molto presenti in questo lavoro, come dell’incredibile mole di lavoro in fase di mixing: il batterista Christopher Kinder, che ha partecipato alle sessions, ha peraltro dichiarato da aver dovuto spesso mettere le mani su 100 tracce in una sola canzone, e la cosa è ben evidente, anche nella maniacale attenzione per le armonizzazioni vocali, che di tanto in tanto accompagnano il cantato di un Jon che, mi duole ripetermi, migliora col tempo: la sua voce ha acquisito, se possibile, ulteriore maturità e presenza, riuscendo tranquillamente a fare a meno, in molti momenti, del tipico cantato sporco e graffiato, per affidarsi, finalmente con sicurezza e fiducia, ad una voce clean, alta, aperta e semplicemente stupenda. E ancora non vi ho detto di Ralph Santolla come guest su due tracks, degli arrangiamenti orchestrali presenti in varie tracce, dell'onnipresente pianoforte, a volte inquietante e minaccioso, che da sempre è un marchio di fabbrica di Jon e dei Savatage… potremmo davvero non finire mai di raccontare Global Warning.
Dopo tutte queste parole, sarei ancora morbosamente tentato di citare questa o quella canzone; ma, vi giuro, vi toglierei il piacere di gustarvi uno dei più bei dischi che le mie orecchie abbiano ascoltato negli ultimi anni. Non vi nascondo che, su Open your eyes, mi sono realmente commosso.... Questa è ARTE.
Compratelo. Non scaricatelo, non relegatelo ad un ascolto superficiale, anche se già basterebbe. Compratelo. Questo disco è semplicemente perfetto, dall'inizio alla fine.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
"un maestro"

Beh, credo proprio che questo album va a consacrare ancora una volta quel maestro, poeta, compositore ecc. ecc. che ha il nome di Jon Oliva. Davvero grande, bei pezzi, belli arrangiamenti, bei musicisti e mi piace soprattutto la capacità di alteranre grandi pezzi lenti con pezzi più speed passando per sonorità scure. L'unico pezzo che non mi piace, che ritengo un pò troppo C.O.B. style è Before I Hang. C'è assolutamente da inchinarsi invece ad un pezzo come Firefly.

Grande Jon

Un grande album, che colpisce ascolto dopo ascolto. Si tratta di un disco unico nel suo genere, teatrale, pesante, toccante a seconda delle tracce. Di queste, segnalo Walk upon the Water, Look at the world e Firefly, al momento le mie favorite.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 apr 2020 alle 00:29

Sto ascoltando questo album da un'oretta. Non lo facevo da tempo. Ebbene si, sui due soli di chitarra in "Open your eyes" esce la lacrima. Niente da fare...il ragazzo è un fuoriclasse vero.

Inserito il 23 set 2008 alle 23:00

Bisognerebbe costruire una statua a Jon Oliva...

Inserito il 01 mag 2008 alle 15:02

pura gioia per le orecchie!

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