Per una volta tanto parto dall'involucro di questo esordio dei Francesi Cubensis, una copertina che inganna al primo impatto. E' bene quindi subito chiarire che nelle sue trame grafiche spaziali, un po' sperimentali quasi al limite con i lidi Industrial la proposta musicale della band non ci si rispecchia per niente, anzi proprio è all'opposto. Questi Cubensis suonano un poderoso Death Metal ultra contaminato da Metalcore (e te pareva...) con tanti sprazzi moderni provenienti direttamente dagli Stati Uniti d'America. Una cosa però va chiarita con oggettività, non sono dei rammolliti, evitano con furbizia i soliti ritornelli leccati per distribuire il più possibile l'aggressività su tutti e 42 i minuti di durata. Ogni tanto emerge qualche ritmica alla Meshuggah, senza cadere nel cervellotico a tutti i costi, ma sono arrangiamenti che tutto sommato ci stanno bene. Generalmente questo Metaphysical Impact si assesta su tempi medi, evitando accelerazioni totalmente Death Metal, mantenendo però un impatto di fondo adeguato. Lo stile di The Greed, The Revered Wine e Retribution è palesemene indirizzato alle nuove generazioni del Metal, un incrocio o scontro come lo definiscono loro fra l'anima più tradizionale del Metallo pesante con le ultime contaminazioni del mercato discografico. Tutto sommato un incidente ben riuscito. Certo un titolo come Mother Break Balls Club è tutto un programma, dovrebbe attirare anche il cattivissimo pubblico Emo nel pieno del delirio conflittuale contro i loro oppressivi genitori/padroni, simpatici.
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