Sesto delizioso album per i
Flogging Molly, band losangelina ma dalle evidentissime origini irlandesi. I sette ragazzi, come sempre, sono alle prese con un folk rock pieno zeppo di violini, banjo, accordion e tutti gli strumenti tipici della tradizione Irish, tanto da rendere questo, come tutta la discografia dei Flogging Molly, più un album Folk che rock. Ma tant'è, il disco è godibilissimo, suonato deliziosamente e, comlpice la non eccessiva durata dei brani, gode di un'altissima fruibilità. Sono contento di poter recensire band "alternative" al solito metal, anche perchè considero il "metallaro" medio una persona molto più curiosa ed intelligente di quanto i luoghi comuni, la stampa ed i media vorrebbero far credere. Un album come questo, una band come i Flogging Molly, può sicuramente suscitare curiosità ed interesse, pur proponendo una miscela sonora ben lontana dai cliché a cui il nostro genere preferito si affida quasi in toto.
Brani come
On the back of a Broken Dream, la stupenda opener
Requiem for a dying soul (un brano degno dei
Dubliners), la muscolosa
Paddy's Lament faranno breccia nel vostro cuore a suon di violini, chitarre distorte, ritmi trascinanti e Guinness a fiumi!
Date una possibilità ai Flogging Molly, veramente dei gran musicisti con una gran passione per l'Irlanda e per la buona musica.