Anche se il nome dei Powerworld non credo dica molto a qualcuno bisogna dire che nella propria line-up annoverano ex-membri dei Freedom Call, oltre che musicisti attualmente impegnati con At Vance ed Evidence One, in ogni caso lungi dal pensare che siano una all stars band. Mi viene il dubbio che la maggior parte dei brani contenuti in questo primo disco siano scarti dei vari gruppi di appartenenza, o forse è soltanto il loro Pov(w)er Metal leccato che non ha più nulla da offrire ad un mercato saturo. Personalmente ho riscontrato tanta passione ma zero originalità, in tutta onesta non è un disco brutto, è ben suonato e ben prodotto però non lascia nulla. Sempre le solite melodie, i soliti ritornelli pacchiani con la solita voce squillante. Farà contenti tutti gli appassionati di queste sonorità non lo metto in dubbio, ma chi cerca un qualcosa di concreto e spesso in questi Powerworld è meglio che non ci investa nemmeno un centesimo di euro. I pregi come ho già detto non mancano, soprattutto negli arrangiamenti di tastiera che in qualche occasione prendono in prestito anche sonorità più moderne, senza mai esagerare però. Powerworld è l'ennesimo disco immesso sul mercato che fra una settimana nessuno si ricorderà più, senza infamia e senza lode.
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