Il nuovo disco dei
Children of Bodom ci accoglie con una copertina insanguinata, meno disegnata, in cui schizzi di sangue riempiono l'intero spazio della cover, ricoprendo il buon mietitore... Buon segno. E le premesse, stavolta sono rispettate.
Blooddrunk è una autentica mazzata sui denti, il ritorno definitivo di Alexi e soci allo speed/death più veloce, cattivo e tecnico che abbiate mai ascoltato.
9 tracce, neanche 37 minuti di musica, ma l'atmosfera si scalda immediatamente:
Hellhound on my trail è uno schiacciasassi che non fa prigionieri, e la voce di Alexi sembra prediligere di nuovo territori più selvaggi e meno "cantati", scatenando una furia davvero coinvolgente.
Nessun calo di tensione, fino in fondo; una stellina in più a
Tie My Rope, davvero devastante e velocissima, e alla conclusiva
Roadkill Morning, altra rasoiata in pieno volto dopo una
Banned from Heaven un pò più cadenzata.
La cifra stilistica del disco, insomma, sembra puntare di nuovo verso i lidi cari a chi ha amato capolavori come
"Hatebreeder", evitando eccessive concessioni alla melodia e/o alla ricerca stilistica fine a se stessa, che sembravano presenti in maniera un filo eccessiva negli ultimi due studio albums. Merito, molto presumibilmente, di una ritrovata ispirazione in fase compositiva; quando riesci a macinare 37 minuti di riffs di questa portata, non ci sono
artifici che tengano. (n.d.r.: il lettore metallaro può tranquillamente sostituire la parola
artifici con
cazzi)
Una nota di merito, ulteriore, al sound di questo nuovo
Blooddrunk: da appassionato di musica, non riesco a restare indifferente, quando in un cd così pesante e tirato riesco a distinguere con estrema chiarezza tutti gli strumenti, parlo soprattutto del basso, che non si impasta mai con le frequenze di cassa o chitarre, restando ben distinto a pompare come un ossesso. Anche le tastiere dell'ottimo
Janne Warman svolgono un lavoro egregio, lavorando di cesello su una bestia indemoniata a nove code.
Morale della favola: i
Children of Bodom sono tornati, e col botto. Più in forma che mai.