Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2008
Durata:40 min.
Etichetta:Helvete.ru

Tracklist

  1. ALKAEST
  2. LA TORRE DI SETTE TORRI
  3. AL CASTELLO
  4. NOTRE DAME. LA CITTÀ GOTICA
  5. LA CITTÀ GOTICA
  6. MISTICA NOTTE DI UNO STILITA
  7. ANTIOCHIA
  8. IL SANGUE DEL DEICIDIO
  9. ARS NATURAE MINISTRA (UNE AVENTURE ESOTERIQUE)
  10. AGHIA SOPHIA

Line up

  • Lohengrin: guitars
  • Count David: vocals, bass
  • Lord Emhyn: drums

Voto medio utenti

Dopo il promettente ma acerbo demo "Solstitium", solo un colpo di classe avrebbe permesso ai Fourth Monarchy di emergere nel mare di uscite che stanno invadendo la scena anche a partire dal nostro stesso paese. Fortunatamente il gruppo veneziano è riuscito a limare i difetti presenti nel precedente lavoro, aggiungendo ulteriori livelli di complessità senza snaturare l'interessante sound già sperimentato e collaudato. Così nel black metal old style della band (devoto soprattutto a Ulver, Satyricon e Taake) vanno a incastrarsi partiture folk che non sanno di qualcosa aggiunto solo per far numero, ma anzi che perfettamente si lega con le tematiche esoteriche da sempre trattate dalla band nostrana.
Anche dal punto di vista tecnico la band ha svolto un ottimo lavoro. Le chitarre di Lohengrin sono sempre ben affilate e dissonanti come da tradizione del genere, ma non rinunciano a lanciarsi in qualche riff ben caratterizzato piuttosto che limitarsi a suonare classici bicordi. Molto buona, anche se poco caratteristica, l'intepretazione vocale di Count David, alle prese con testi di ottima fattura e con un convincente cantato in lingua italiana. Completa la sezione ritmica Lord Emhyn, puntuale e preciso così com'è richiesto a un batterista che deve spaziare tra furiose accelerazioni e improvvisi mid-tempo, dando sempre coesione e omogeneità ai pezzi. Brani che sono veramente convincenti e ben costruiti nel loro incedere. In effetti si ha sempre la sensazione di sapere dove vogliano andare a parare i tre musicisti, e questo non è necessariamente un male. Voglio dire, non saremo davanti a un capolavoro di innovazione nel genere, ma di sicuro le regole del gioco sono state intepretate alla grande e questo è sufficiente a rendere "Amphilochia" degno di nota! Aggiungete il fatto che la prima parte dell'album contiene quattro pezzi di qualità elevatissima, e avrete un'idea del perché ve ne sto consigliando a tutti i costi l'acquisto. Sicuramente una delle migliori uscite di quest'anno finora, ed è un 2008 che si preannuncia davvero molto succulento per la nostra scena.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 21 apr 2008 alle 10:39

Bellissimo!

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