Copertina 9

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2003
Durata:40 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTRO - AT THE FATHOMLESS DEPTHS
  2. RETRIBUTION - STORM OF THE LIGH'S BANE
  3. UNHALLOWED
  4. WHERE DEAD ANGELS LIE
  5. FROZEN
  6. THORNS OF CRIMSON DEATH
  7. THE SOMBERLAIN

Line up

  • Jon Nodtveidt: vocals
  • Jon Nodtveidt: guitars
  • Johan Norman: guitars
  • Peter Palmdhal: bass
  • Ole Ohman: drums

Voto medio utenti

Culto assoluto: ecco cosa la band di Jon Nodtveidt rappresenta per moltissimi fan del black metal sparsi per tutto il mondo. Il culto dei Dissection, band da sempre avara di release, è stato sicuramente foraggiato sia dagli avvenimenti che videro il sopraccitato leader finire in carcere per omicidio qualche anno or sono sia dalle innegabili le qualità musicali della formazione svedese, fortunatamente ben superiori alla moralità dei membri coinvolti: un album come "Storm Of The Light's Bane", praticamente perfetto sotto ogni punto di vista, ha probabilmente dato alla scena estrema più di mille chiese bruciate o ridicole messe nere fatte col mantello della mamma. Per quanto il precedente "The Somberlain" fosse un album notevole, è il secondo episodio discografico del quartetto a renderli noti in tutta Europa facendo la fortuna della ancora non affermatissima Nuclear Blast, prossima al grande passo. "Live Legacy", live album dagli indubbi intenti pubblicitari ma di raffinata fattura, fotografa i Dissection all'apice della carriera, durante l'infuocata e leggendaria esibizione che li vide calcare il palco del più importante festival metal mondiale: il Wacken Open Air. La scaletta proposta presenta quasi solo brani estratti da "Storm Of The Light Bane", canzoni come "Where Dead Andgels Lie" o "Thorns Of Crimson Death che non hanno bisogno di alcun tipo di presentazione e che tuttora non cessano d'esercitare la loro influenza su formazioni esordienti e non. L'impatto che i Dissection hanno avuto sulla scena black metal è paragonabile solo all'importanza ricoperta dagli At The Gates nel campo del death metal; ecco perchè questo live album, ottimamente registrato e prodotto con perizia, è una vera lezione di stile: il quartetto scandinavo dimostra come sia possibile suonare musica assolutamente glaciale e malvagia senza dover ricorrere all'imitazione di maestri come Darktrhone ed anzi, seguendo una strada totalmente diversa contrassegnata dal possesso di un'ottima tecnica strumentale e teorica. "Live Legacy" é un must per ogni fan della band pur essendo un album che ha il solo compito di tenere vivo il nome dei Dissection, soprattutto in vista della prossima scarcerazione di John Notved, e che probabilmente in un'altra occasione non sarebbe stato pubblicato. Tutto ciò non scalfisce minimamente il suo status di documento di raro pregio, assolutamente impredibile per ogni amante delle sonorità estreme.
Recensione a cura di Francesco 'HWQ' Bucci

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