Band metà abruzzese e metà molisana, gli Hidden Disturbances sono composti da Saverio Tarantini (chitarra), Daniele Colaneri (tastiere), Fabrizio Spinelli (basso) e Gianmarco Borgia (batteria).
La formazione riscontra un discreto successo già nel Tiger Scream Rock Festival e lo Star Sprint di Fiuggi, manifestazione quest’ultima che li vede vincitori e grazie alla quale riescono a garantirsi un’apparizione su Rai Uno.
La musica proposta è un mix di rock, temi classici ed etnici carichi di atmosfere suggestive, l’album completamente strumentale è caratterizzato da un’impronta rimarchevole data da una sei corde tagliente e precisa suonata con grande padronanza da Saverio Tarantini che vanta nel 2006 la stesura del suo primo metodo per chitarra Shred Guitar Method, pubblicato a Febbraio e pubblicizzato da un mini tour. Inizi didattici per il tastierista Daniele Colaneri, che con grande originalità riesce a trasportare sui tasti le tecniche della chitarra producendo con successo un amalgama di suoni caldi e avvolgenti.
I trenta minuti di musica sono veramente trascinanti, nel primo brano, che dà il nome all’album, i suoni sono duri e ficcanti, arricchiti da atmosfere classiche, scale rapidissime e sweeping, ingredienti principali dell’opener e dei pezzi seguenti.
Ottimo il tiro di "Love Shot", ritmo elevato e grande compattezza di suoni, suggestiva per le atmosfere e le melodie la successiva "Jolly Roger" dove prevale un uso della tastiera in grado di ammaliare l’ascoltatore con passaggi morbidi e fluidi. Chiude la classicheggiante "Symphony of The Damned", riff ben strutturati e che nel complesso evidenzia il lavoro dell’intera band.
Un ottimo esordio questo degli Hidden Disturbances che per i lavori futuri presenteranno l’ingresso del vocalist Fabrizio Avantaggiato, un innesto che permetterà al gruppo di affermarsi in contesti più ampi e stimolanti.
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