Copertina SV

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:42 min.
Etichetta:Napalm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE GALLOWS POLE
  2. BALLAD OF A HANGMAN
  3. HELL OF DISILLUSION
  4. SORROW OF THE DEAD
  5. GRAVE OF THE ADDICTED
  6. LONELY THE INNOCENT DIES
  7. INTO THE WAR
  8. THE SHADOW OF YOUR SOUL
  9. FUNERAL FOR A FALLEN ANGEL
  10. STORMRIDER
  11. PRAY

Line up

  • Chris Boltendahl: vocals
  • Manni Schmidt: guitars
  • Thilo Herrmann: guitars
  • Jens Becker: bass
  • H.P. Katzenburg: keyboards
  • Stefan Arnold: drums

Voto medio utenti

"Ballads of a Hangman" presenta tutti gli elementi tipici dei Grave Digger, più una grossa novità: per la prima volta nella sua storia questa formazione tedesca, da sempre capitanata da Chris Boltendahl, si presenta con due chitarristi. Infatti, al fianco di Manni Schmidt (l'ex Rage è ormai qui dal 2001, ai tempi di "The Grave Digger") si è aggiunto l'altrettanto esperto (Faithful Breath, Risk, Running Wild) Thilo Herrmann.
Ma è indubbio che il trademark dei Grave Digger sia da sempre (la prima incisione, sulla raccolta "Rock from Hell", risale al 1983!) la ruvida voce di Chris Boltendahl che si staglia su un Heavy Metal tradizionalista e di stampo teutonico, che col tempo ha preso connotati più epici ma senza mai smentirsi (ovviamente non conta la brevissima parentesi dei Digger). Ed oggi i Grave Digger hanno raggiunto il ragguardevole traguardo del tredicesimo studio album, che segue a due anni di distanza quel "Liberty or Death" che aveva appunto "battezzato" il 2007, confermandone il deciso miglioramento rispetto ai lavori precedenti.
Su "Ballad of a Hangman", che rompe gli indugi dopo l'introduttiva "The Gallows Pole", il guitarwork si fa più acceptiano, peccato che il "solito voice-over" sia lì nell'ombra, pronto a spaccare i ... ehm, il filo dell'ascolto, non appena terminato l'assolo. Purtroppo sulla successiva "Hell of Disillusion" riesce a fare anche di peggio piazzandosi proprio a metà del solo, e lo stesso avviene pure con la robusta "Grave of the Addicted".
La seguente "Lonely the Innocence Dies" è una power ballad dove a Boltendahl si affianca l'ospite Veronica Freeman (cantante dei Benedictum), ma nonostante gli sforzi di entrambi non riesce a creare il giusto pathos, e purtroppo stavolta la colpa non è dello speaker, che comunque non perde l'occasione di ricordarmi che sto ascoltando il nuovo album dei Grave Digger. Come se me lo fossi scordato: mica sono diventato arteriosclerotico, beh... almeno non ancora.
"Into the War", "Sorrow of the Dead", "Funeral for a Fallen Angel" (gran bel chorus) ed una "Stormrider" che sembra guardare ai primissimi dischi del gruppo, garantiscono il giusto apporto di Heavy & Power Metal, prima che l'album si concluda sul mid tempo "Pray", brano già uscito come singolo, con i Grave Digger alle prese di un classico anthem in stile "mano di ferro in guanto di velluto".
L'impressione generale è più che buona, ma una risposta definitiva su "Ballads of a Hangman" l'avrò presto, sia ascoltando il CD che ho appena ordinato (nella sua versione Digipack con tanto di bonus track, la cover dei Thin Lizzy "Jailbreak") sia dalla resa live dei nuovi brani.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 feb 2009 alle 08:40

Beh forse perché soventemente mi è capitato di mettere le mani "anticipatamente" su cd rippati dove c'era la voce fuori campo che annunciava la prossima uscita del disco...

Inserito il 02 feb 2009 alle 19:30

devo dire che dopo gli ultimi 2 dischi che mi avevano deluso ho un pò abbandonat i Grave Digger. ma sembra che con questo nuovo si siano ripresi, per cui penso di comprarlo!

Inserito il 02 feb 2009 alle 18:45

La cosa divertente è che questo CD è disponibile sui verdi prati dove bruca il mulo da un MESE!!!! e pure in formato lossless..... quindi che senso ha dare un cd per fare una recensione che sarà per forza SV (giustamente, sia chiaro!) quando lo si può trovare in giro per la rete? assurdità totale.....

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