Solito appuntamento annuale con i Norther che arrivano al loro quinto full lenght. Prima di questo album avevo ascoltato solo l'esordio, bollandoli come clone dei Children Of Bodom e ora mi ritrovo una band in qualche modo evoluta e matura anche se non esattamente originale.
Ma andiamo con ordine, con questo N (suppongo che loro intendessero NortherN dando questo titolo) il gruppo entra nel roster della Century Media. E lo fa con un album almeno all'apparenza vario. Salvo qualche riminescenza, paiono archiviate le aspirazioni Laiho-iste a favore di tutto quello per cui la Finlandia metallica è conosciuta. Dunque melodie intimiste dal retrogusto gotico a piene mani, potenza contenuta, più power che death, alternanza di voce growl e clean suadente, produzione praticamente perfetta e via dicendo.
Le canzoni? Come ho detto prima all'apparenza sono varie e anche ben scritte. Ma andando in profondità ci si rende conto di avere a che fare con la solita roba. Il tentativo di essere catchy sempre e comunque risulta ridicolo quando si battono tutte le strade costruite da gruppi che hanno raggiunto quello scopo (Sentenced, Amorphis, Children Of Bodom solo per fare alcuni nomi). Cosi quello che distingue le canzoni diventa praticamente la scelta di a chi ispirarsi, che retrogusto dare alla canzone mettendo in alternanza tastiere Bodom style, Dimmu Borgir style o più raramente rischiando la modernità di connazionali meno noti come i Mors Principium Est.
Cosi abbiamo una canzone in cui vogliono fare i cattivoni non riuscendo particolarmente nell'intento (My Antichrist), una che riprende i CoB e ci infila dentro un ritornellazzo clean di facile presa (Fallen Angel), la classica ballad aggressiva (Saviour) e una soft (If You Go), un'altra in cui si tenta la carta dell'essere anthemici (We Rock) e cosi via. Ma ascoltando davvero bene ci si rende conto del fatto che ognuna di queste atmosfere è l'"incarto" della canzone e che il "contenuto" è sempre lo stesso.
Ora, non è che sono scritte male, sia ben chiaro anzi alcune sono molto piacevoli, ma davvero si parla di cose trite, ritrite e riritrite. Un po' come i titoli delle canzoni, leggeteli e poi ditemi: quante volte sono stati utilizzati? Ecco, lo stesso si può dire per le soluzioni adottate nel lato musicale.
Se proprio il classico metallo finnico è la vostra passione, qui troverete probabilmente un album piacevole ma a tutti gli altri consiglierei di girare alla larga.
P.S: Almeno una piccola soddisfazione il gruppo però se la prende, facendo un album migliore dell'ultimo delle loro muse ispiratrici giovanili: i CoB... cosa dite? "Non ci voleva tanto"? Eh vabbe, non avete tutti i torti....
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