Energia, rabbia e sfogo sono le prime sensazioni che si hanno appena RePulsion, album delle Love In Elevator, inizia a farsi sentire.
Il basso di Michela Modesto e le chitarre di Anna Carazzai ti fanno subito intendere che le due ragazze sanno quello che vogliono farti provare ascoltando il loro lavoro.
Quando entrano le voci, saturate ed effettate in maniera molto buona, la sensazione che si prova è paragonabile alla sensazione che si avrebbe se qualcuno ti prendesse a schiaffi con 10 gradi sotto zero.
A partire dal brano di apertura, Oh Di Vuh, passando per la title track Repulsion e per il più psichedelico Thankyou Mr Gilmour, tutto l’album esprime una sonorità omogenea e ben miscelata.
Numerose le collaborazioni che arricchiscono il lavoro delle Love In Elevator che, a partire dalla batteria suonata da Franz Valente, danno valore a brani come L’ultima Furia in cui Luca Ferrari (Verdena) suona il sinth, e Andrea Garbo (Jennifer Gentle) si esibisce in un solo di chitarra in Araminta e Oh Di Vuh.
Ascoltare Re Pulsion, in conclusione, è una esperienza ricca di emozioni forti, ruvide e aggressive. Ammetto che non è sufficente sentirlo una sola volta… anche il booklet e la grafica scelta per “accompagnare” l’album è efficace, scarna ed essenziale, è ben curata e va dritta allo scopo senza perdersi in inutili fronzoli.
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